Buttare il cibo è una cosa che, come ci hanno insegnato le nostre mamme e ancora di più i nostri nonni, non si fa. Anni fa ero meno sensibile all'argomento: mi rifiutavo di perder tempo a ripulire un frutto ammaccato o un pezzetto di formaggio ammuffito ed ero restia a finire qualcosa di cui non avevo voglia solo perché doveva essere consumato in quanto aperto e/o in scadenza. Oggi sono sicuramente più brava, ma ammetto che mi capita ancora di ritrovare in fondo al cassetto del frigo una pallina ammuffita che un tempo era un limone, una testa di aglio rattrappita o ancora avanzi vari abbandonati nei tupperware. Più spesso faccio dei raid in cui racimolo verdure allo stadio "o mi cucini ora o mai più". Ma se le zucchine o le melanzane un po' fiappe, una volta pulite e spadellate, fanno la loro figura, per la frutta la questione è più complicata.
Di frutta se ne intendeva parecchio Cezanne.... |
Metti che hai comprato un cestino di albicocche che cominciano a bacarsi praticamente tutte insieme: hai voglia a togliere il pezzetto bacato e a mangiarle lo stesso. Il problema si moltiplica se hai in frigo frutta diversa, tutta matura e oltre. Oggi ho provato perciò a fare una composta (che sarebbe come la confettura, ma con meno zucchero) di frutta mista e devo dire che mi è piaciuta molto! L'ho utilizzata per una crostata, preparata con la frolla che ho fatto ancora usando la ricotta (sì, come l'altra volta.. adesso m'è preso il trip e mi sa che la rivedrete spesso così) e, sempre per la serie non si butta via niente, una parte di farina di grano saraceno mescolata con quella 00: ho lì un bel sacchettino che, pian piano, sto cercando di smaltire. Torta fatta e spazzolata in men che non si dica: è irresistibile! Provatela anche voi.
Crostata con frolla alla ricotta e grano saraceno con composta di frutta mista
Per la composta
1 mela golden
2 pesche noci
5 prugne rosse
7-8 albicocche (circa 700 gr di frutta totale)
succo di mezzo limone
120 grammi di zucchero semolato
Sbucciate e tagliate a tocchetti la frutta. Mettetela in un pentolino con lo zucchero e il succo di mezzo limone. Cuocete a fuoco lento per circa 30-40 minuti. Frullate velocemente con il minipimer: otterrete un composto omogeneo e denso. Se preferite i pezzettoni, potete non fare questo passaggio, ma utilizzando frutta diversa dovrete avere l'accortezza di tener conto della consistenza della diversa frutta nella preparazione. Mentre albicocche, pesche e prugne si sfaldano facilmente, le mele ci mettono più tempo; consiglio quindi, se avete intenzione di non frullare, di grattugiare la mela. La mela serve, oltre che per la sua bontà, come gelificante, in quanto contiene molta pectina. Potete così evitare di mettere tanto zucchero (come vedete qui la proporzione è decisamente inferiore a quello della classica confettura, la cui regola è zucchero = metà della frutta). Chiaramente, la consistenza sarà simile a una purea e non a una marmellata. Lasciate raffreddare.
Per la frolla
75 grammi di burro
100 grammi di ricotta
170 grammi di zucchero
2 tuorli
320 grammi di farina 00
80 grammi di farina di grano saraceno
1 cucchiaino di lievito
Lavorate nella planetaria il burro con lo zucchero, aggiungete la ricotta e i tuorli d'uovo e amalgamate ancora. Unite un po' alla volta il mix di farine con il lievito e aumentate la velocità (sul mio KA, a velocità 4 per una ventina di secondi) fino a che il composto non si addensa attorno alla frusta. Stoppate, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciate in frigo per un'oretta.
Una volta riposata, stendete due terzi della frolla e rivestite uno stampo per crostate imburrato. Bucherellate il fondo con una forchetta. Versate all'interno la composta di frutta, livellate bene. Stendete la restante pasta frolla, ricavate delle strisce, disponetele sulla torta in diagonale prima da un lato e poi dall'altro. Eccola prima del forno:
Infornate a 180 gradi per 30 minuti e.. questo è il risultato a cottura ultimata.. qualche crepa causa spostamento teglia-piatto.. operazione che odio fare.. ma perché mi risulta sempre così difficile?
buona merenda!
Ultimamente, ahimé, ho guardato pochi film, ma vi segnalo una proposta che andrà in onda stasera in tivù. Restando in ottica ecologista -un po' come la composta di frutta, ma per una faccenda un po' più seria- Rai5 propone The Cove, la baia dove muoiono i delfini, un documentario di denuncia sulla pratica terrificante che ogni anno, da aprile a settembre, avviene a largo delle coste di Taji, in Giappone, dove si danno appuntamento i cacciatori di cetacei. I cacciatori catturano i delfini per poi rivenderli soprattutto in Occidente, oppure li uccidono per la carne (consumata in Giappone, tra l'altro ricchissima di mercurio).
Il documentario è stato girato da Ric O'Barry, un addestratore di cetacei, che davanti alla morte di una delle sue delfine, ha cominciato a porsi delle domande sulle condizioni in cui questi animali sono costretti a vivere in cattività. E soprattutto su come i delfini arrivano dall'Oceano alle piscine dei parchi divertimento. Io non l'ho ancora visto, ma ne ho letto pareri entusiasti: certo, sono un po' frenata dal fatto che potrei impressionarmi e stare male tutta la notte. Ma credo che farò un tentativo, sembra valerne la pena. Qui avete il trailer.
Oooh.... meraviglia! :) La frolla alla ricotta e grano saraceno è da fare assolutamente... e con la composta di frutta, poi, deve essere divina, abbinamento perfetto! Segno la ricetta, la farò al più presto! Bravissima :) Un bacione :)
RispondiEliminagrazie cara, a presto!
EliminaAdoro le crostate!!!Le mangerei con tutti i tipi di marmellate!però non l'ho mai preparata con una composta di frutta mista!
RispondiEliminaprova la composta, anche da sola.. è davvero diversa dalle confetture comprate!
EliminaMeravigliosa la tua crostata, mi unisco a te nel dire basta allo spreco senza senso!! Anch'io cerco sempre di fare del mio meglio, e a volte i "cattasù" favoriscono la creazione di ottimi piatti :) Il film non l'ho visto ma m'interessa, grazie per la dritta! baci
RispondiEliminaSì è vero che mescolando gli avanzi a volte si creano delle ottime soluzioni!
EliminaE' terrificante quello che fanno ai delfini. Come tutte le altre violenze sugli animali. Chissa' quando l'uomo diventera' piu'...umano.
RispondiEliminaguarda io ho visto il documentario e sono ancora triste...
Eliminaciao,che blog favoloso...mi unisco ai tuoi lettori, passa a trovarmi e sostienimi se ti va:
RispondiEliminadolcementeinventando.blogspot.it
grazie ale! vengo a trovarti, ciao.
Eliminasono sempre molto attenta agli sprechi, ma anche a me capita lo stesso di trovare dei "cadaveri" nel frigo.
RispondiEliminaanch'io faccio crostate di questo tipo, le preferisco a quelle con la marmellata
eh i cadaverini sono un classico! a presto!
EliminaUn classico del mio frigo sono la carota e il limone mumificati. Per qualche strano arcano (forse la ventilazione) la roba non ammuffisce, ma è degna del museo egizio di Torino!
RispondiEliminaL'idea della composta di frutta mi piace proprio, anziché la solita macedonia che a dirla tutta mi ha stufato nonostante la stagione propizia.
Non credo che guarderò quel documentario. Ne ho visti troppi sul maltrattamento degli animali e non mi sento dell'umore giusto, finirei con il deprimermi ancora di più :(
ah ah ah sì, carota e limone sono un classico della mummificazione frigorifera! Io il documentario l'ho visto, poveri delfini... troppo deprimente!
EliminaDi palline ammuffite in fondo al cassetto del frigo che un tempo erano limoni credo di saperne qualcosa come di teste d'aglio rattrappite!
RispondiEliminaLa tua crostata è splendida in tutti i sensi, griglia perfetta e frolla rustica come come piacciono a me e quella composta di frutta la rende davvero speciale. La mia nonna faceva una marmellata di frutta mista quand'ero piccola, sempre diversa a seconda di quello che aveva a disposizione, ed era di una bontà indescrivibile. Un bacione, buona giornata
ahah, il limone peloso è un must... anche la carota rinsecchita!
RispondiEliminaottima crostata comunque... ;)
Decisamente buona buona.Complimenti.
RispondiEliminaCiao e buona giornata.