Brooklyn poster |
La trama. 1952. Eilis (Ronan) è una ragazza irlandese che fatica a trovare un lavoro: vive con la madre e la sorella in un piccolo paese, ma per lei non ci sono opportunità migliori di bazzicare part time nell'emporio della cittadina. Tramite un prete irlandese ora a NY, la sorella Rose riesce a farle ottenere un lavoro a Brooklyn e quindi Eilis, titubante e un po' impaurita, si imbarca nel viaggio che cambierà per sempre la sua vita. Raggiunti gli Stati Uniti, dove va a vivere in una boarding house con altre ragazze irlandesi, comincia a lavorare in un grande magazzino e cerca di combattere il senso di solitudine e la nostalgia di casa a suon di lettere alla lontana sorella. Tutto cambia quando, durante una noiosa serata danzante organizzata dalla parrocchia, Eilis incontra Tony (Emory Cohen). Tony è sfacciato, ma dolce e tenace e la conquista giorno dopo giorno facendola entrare nella sua vita e in quella della sua famiglia italoamericana (n.b. uomini all'ascolto, se ci siete, guardate come si faceva una volta, un vero approccio 1.0, bullshit free. Così ci piacerebbe!).
Man mano che Eilis costruisce la sua nuova vita con Tony, l'Irlanda si fa sempre più lontana anche dal cuore. Ma quando un'inaspettata tragedia costringe Eilis a tornare a casa per una visita, la ragazza trova uno scenario tutto nuovo, un affascinante pretendente (Domnhall Gleeson) e un'inaspettata voglia di rimanere. Riprendere la sua nuova vita di Brooklyn o rinunciare a Tony e alle promesse fatte per restare nella natia Irlanda? La difficile decisione spetta solo a Eilis.
In questo film il c'è un'incursione nel cibo italiano: Eilis viene invitata a cena a casa di Tony e le compagne di casa le insegnano a mangiare un piatto di spaghetti, maneggiando correttamente forchetta e cucchiaio. Sulla metodologia, che incredibilmente riceve anche il plauso della famiglia di Tony, ci sarebbe da aprire una discussione a parte, dal momento che non s'è mai visto un italiano che si mette a mangiare gli spaghetti col cucchiaio (orrore!!!). E' risaputo infatti che attorcigliare la forchettata di spaghetti è il classico trucco che usano gli anglosassoni impediti che non sanno gestire la sgusciosità dello spaghetto e del suo condimento!
Spaghetti alla carbonara di carciofi
Per due persone
160 grammi di spaghetti
2 carciofi
1 spicchio d'aglio
pecorino romano e parmigiano grattugiato, q.b.
2 tuorli d'uovo
Lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata. A parte stufare i carciofi tagliati a fette sottili con uno spicchio d'aglio, olio extra vergine d'oliva e sale. In una terrina unire i due tuorli d'uovo e il formaggio grattugiato (abbondante e quanto basta a creare una crema con le uova). Scolare la pasta lasciandola un po' bagnata. Versare subito nella terrina, mescolare. Unire i carciofi, una spolverata di pepe, ulteriore parmigiano se gradito. Servire immediatamente e divorare calda, possibilmente senza servirsi di un cucchiaio!
Mi raccomando, niente panna eh. Che se no vi meno. La carbonara, per quanto finta, non ce la vuole. La crema si fa solo coi tuorli d'uovo, il formaggio ed eventualmente un po' d'acqua di cottura della pasta.
Vi lascio con il trailer di Brooklyn, per cui Saoirse Ronan era candidata agli Oscar 2016 come miglior attrice protagonista (poi vinto da Brie Larson per Room).
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