L'ultima delle mie disavventure si chiama "lieve disepitelizzazione corneale dell'occhio sinistro". In pratica, mi s'è graffiata la cornea non so come e ora mi tocca mettere un collirio antibiotico e un gel umettante per non sentire punture di spillo nell'angolo esterno del mio occhio sinistro. Va beh, non è niente di grave, non sono diventata Willy l'Orbo fortunatamente, ma con pc e tv in questi giorni devo andarci piano.
Così, mentre il Festival del Cinema di Venezia è ancora shockato dal ritiro di Hayao Miyazaki, ho deciso di parlarvi di uno dei suoi film, visto qualche mese fa: Kiki consegne a domicilio.
Il cartone, arrivato nelle sale italiane con 24 anni di ritardo, racconta la storia di una deliziosa streghetta, Kiki, per la quale giunge il momento di spiccare il volo (in tutti i sensi) e ritagliarsi il proprio spazio nel mondo in una nuova città. Lo farà in un paese di mare dall'architettura squisitamente europea, tra disavventure e amicizie. Si guadagnerà da vivere facendo consegne a bordo della sua scopa volante, in compagnia del suo gatto nero parlante.
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venerdì 6 settembre 2013
Kiki consegna a domicilio... una torta sbriciolata di ricotta e cioccolato!
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