Susan (Amy Adams) è una gallerista di successo che vive in un mondo esternamente perfetto, lussuoso e opulento. Guida una macchina di lusso, indossa scarpe con tacco a stiletto e abiti firmati che le calzano a pennello e la sua casa è lo stereotipo delle ville di design di Beverly Hills. Dentro, però, sta crollando. Il suo matrimonio è in crisi, il suo lavoro non la soddisfa più e si sente come se la sua vita fosse diventata qualcosa di diverso dalle sue intenzioni. In più, da anni soffre di insonnia. A rompere la routine di questo vuoto interiore che ormai si è impadronito di lei, una mattina arriva un pacchetto.
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giovedì 10 novembre 2016
Animali notturni: vendetta letteraria di un amore ferito
Susan (Amy Adams) è una gallerista di successo che vive in un mondo esternamente perfetto, lussuoso e opulento. Guida una macchina di lusso, indossa scarpe con tacco a stiletto e abiti firmati che le calzano a pennello e la sua casa è lo stereotipo delle ville di design di Beverly Hills. Dentro, però, sta crollando. Il suo matrimonio è in crisi, il suo lavoro non la soddisfa più e si sente come se la sua vita fosse diventata qualcosa di diverso dalle sue intenzioni. In più, da anni soffre di insonnia. A rompere la routine di questo vuoto interiore che ormai si è impadronito di lei, una mattina arriva un pacchetto.
sabato 17 settembre 2016
Bridget Jones's Baby: la recensione in anteprima
Tutte le donne di almeno 20 anni conoscono Bridget Jones, il personaggio creato dalla penna della scrittrice inglese Helen Fielding che nel 2001 arrivò sul grande schermo incarnata da una paffuta Renée Zellweger. Il primo film, una commedia romantica ma irreverente, in pieno stile British, fu subito un cult. Il motivo? Bridget è una di noi: carina ma non bellona, sempre in lotta con la bilancia e con vizi come il fumo, l'alcol e il junk food,
lunedì 15 febbraio 2016
Il caso Spotlight, va in scena il vero giornalismo
Il caso Spotlight, semplicemente Spotlight nella versione originale, è uno dei sei film candidati agli Academy Awards come miglior pellicola e si merita pienamente la nomination. Se la merita perché è il racconto serrato, incessante ma anche realistico, di un'inchiesta giornalistica come non se ne fanno praticamente più, che nel 2002 ha portato alla luce il sistematico insabbiamento degli abusi sessuali commessi da quasi 90 sacerdoti nella città di Boston e dintorni nel corso di oltre vent'anni. I protagonisti dell'impresa sono i membri della squadra Spotlight, sezione di giornalismo investigativo del quotidiano Boston Globe.
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domenica 11 ottobre 2015
The Lobster: sull'amore, la società, le convenzioni (con un lobster roll)
Il film è sicuramente interessante perché ci pone davanti a domande importanti: quanta della vita che stiamo vivendo è determinata dalle convenzioni sociali in cui siamo immersi? E cosa accadrebbe, se decidessimo di rifiutarle? E poi, cosa succede a chi, immerso fino a un giorno prima in un tran tran tranquillo, vede la sua vita rimessa in discussione? Spaesamento, incredulità, e poi rassegnazione o ribellione. Sono queste le emozioni che ci guideranno. Ma il regista non sembra convinto, o almeno così l'ho interpretata, che esista un modo per rompere le catene e essere liberi.
giovedì 10 settembre 2015
Venezia72: Remember, il peso morale della memoria
Christopher Plummer è Zev in Remember di Egoyan |
martedì 8 settembre 2015
Venezia72: in Sangue del mio sangue la libertà resiste al "dominio vampiresco"
Marco Bellocchio, Alba Rohrwacher, Pier Giorgio Bellocchio |
giovedì 9 luglio 2015
Terminator Genisys: Schwarzy is back, portate i pop corn!
Schwarzy is back. Ci ha tenuto a dirlo lui stesso qualche tempo fa agli ignari visitatori del museo delle cere. Con Terminator: Genisys torna a fare quello che gli riesce meglio, ovvero la macchina da guerra, anche se gli anni passano anche per lui e per far fronte a un reboot che poggia fortemente sul suo viso e il suo possente fisico, non gli resta che giocare la carta dell'autoironia. Com'è questo quinto capitolo della saga cyborg, realizzato a 31 anni di distanza dal primo indimenticabile capitolo ideato dal regista James Cameron e in uscita proprio oggi 9 luglio nelle sale italiane? Le vostre #Cinefoodies, ovvero io e Elena di Calde Delizie, sono andate in avanscoperta per raccontarvelo.
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domenica 28 giugno 2015
Predestination... predestinati a cosa?
La locandina di Predestination con Ethan Hawke |
"Chiunque ti dica di sapere di cosa Predestination parli... sta mentendo", ha dichiarato Ethan Hawke, protagonista della pellicola, a proposito di questo film. E come dargli torto?
Purtroppo, almeno per quanto mi riguarda, questo senso di spaesamento e incertezza non si accompagna all'ammirazione e allo stupore che ti prendono quando un film si chiude con un colpo di scena impensato o una svolta nell'intreccio che ti lascia sgomento e incredulo per la maestria con cui regista e sceneggiatori hanno incastrato tutti i pezzi.
Qui si tratta piuttosto di una domanda che ti poni all'inizio e continui a porti durante tutte le due ore buone della pellicola, ovvero... perché?
Perché infilarsi nella trasposizione cinematografica di un racconto fantascientifico concepito nel 1958, Tutti voi zombi di Robert Anson Heinlein, la cui tematica sono i paradossi dei viaggi temporali?
I viaggi temporali, si sa, sono materia molto tricky e possono condurre molto facilmente alla boiata. Basta un dettaglio fuori posto e sei fregato. Ricordiamo qualche film in cui erano presenti. Ben riusciti: Donnie Darko, L'esercito delle 12 scimmie. Così così: La casa sul lago del tempo, Looper. Boiata: Deja Vu.
Beh.. in Predestination il viaggio nel tempo è lo strumento affidato a degli agenti del futuro (però siamo nel 1995, quello che era futuro nel racconto del 1958 per noi è già un passato lontano 20 anni... perché mantenere questo ulteriore paradosso? Una scelta per me incomprensibile), per sventare i crimini.
Uno si aspetterebbe quindi un thriller veloce, con inseguimenti mozzafiato, sequenze d'azione, improvvisi pericoli e agguati. Ma no. Predestination esce dal genere (e qui vedo l'ambizione di un progetto che probabilmente puntava alto, forse troppo) e si concentra sul racconto della vita di Jane. Non sappiamo chi sia questa, di cui ci dobbiamo sorbire i dettagli di un'infanzia assurda e sfigata, sappiamo solo che dev'essere importante, perché un'ora di film è tutta su di lei/lui. E sì, perché per non farci mancare niente, Jane (Sarah Snook) nasce donna (e orfana) ma - per vicissitudini che non sto qui a spiegare per evitare spoiler - nel corso della vita si trova a dover assumere una nuova identità sessuale maschile.
Qui l'agente temporale interpretato da Ethan Hawke è alla sua ultima missione: deve riuscire a trovare Feezle Bomber, un pazzo che nel 1975 ha devastato la città di New York con una detonazione senza precedenti, uccidendo migliaia di persone, e che finora gli è sempre sfuggito.
Ethan, sei sempre un figo, ma sto film -diciamolo- è un pasticciaccio brutto |
Uno si aspetterebbe quindi un thriller veloce, con inseguimenti mozzafiato, sequenze d'azione, improvvisi pericoli e agguati. Ma no. Predestination esce dal genere (e qui vedo l'ambizione di un progetto che probabilmente puntava alto, forse troppo) e si concentra sul racconto della vita di Jane. Non sappiamo chi sia questa, di cui ci dobbiamo sorbire i dettagli di un'infanzia assurda e sfigata, sappiamo solo che dev'essere importante, perché un'ora di film è tutta su di lei/lui. E sì, perché per non farci mancare niente, Jane (Sarah Snook) nasce donna (e orfana) ma - per vicissitudini che non sto qui a spiegare per evitare spoiler - nel corso della vita si trova a dover assumere una nuova identità sessuale maschile.
venerdì 5 giugno 2015
Teneramente folle: crepes alle fragole di papà
Il cinema americano negli ultimi anni ha scoperto Mark Ruffalo e ce lo propina un po' in tutte le salse, come lottatore in Foxcatcher, nei panni di un ristoratore ex donatore di sperma ne I ragazzi stanno bene, produttore musicale fallito in Begin Again, supereroe (Hulk) per gli Avengers. In Teneramente folle, film indipendente della regista Maya Forbes presentato al Sundance festival e in uscita in Italia il 18 giugno, lo vediamo nelle vesti di un papà esuberante che soffre di disturbo bipolare, con due figlie a cui badare e risultati altalenanti (il titolo originale del film è Infinitely Polar Bear e prende spunto dalla storpiatura che la più piccola delle sorelle fa parlando della malattia mentale del padre).
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venerdì 17 aprile 2015
Le CineFoodies all'arrembaggio di Black Sea
Il poster di Black Sea |
Forse prima vorrete sentire l'opinione di due fanciulle come me e Elena di Calde Delizie, che oltre ad avere in comune la creazione di brillanti ricette cinematografiche sui nostri rispettivi blog, siamo anche due appassionate alla ricerca del film perfetto!
Per questo io e lei ci siamo auto assegnate la missione di esplorare insieme i film in uscita nelle sale e raccontarli per farveli gustare insieme a un piatto stuzzicante che li rappresenti! Ci potete chiamare le CineFoodies!
Volete sapere cosa abbiamo pensato di Black Sea? Forse è più facile se vi raccontiamo le nostre prime impressioni all'uscita dal cinema.... come se fosse una sceneggiatura!
lunedì 23 marzo 2015
Tempo instabile con probabili schiarite e petrolio annacquato
La vita è imprevedibile, si sa.
Spesso le cose non vanno come le avevamo immaginate e così prendiamo strade che non pensavamo di poter percorrere, fronteggiando situazioni inaspettate. Per esempio, cosa fareste se un giorno, per caso, scopriste un giacimento di petrolio nel vostro giardino?
Succede a Giacomo (Luca Zingaretti) e Ermanno (Lillo) nel film "Tempo instabile con probabili schiarite" del regista Marco Pontecorvo, presentato in anteprima al cinema Apollo a Milano.
mercoledì 18 marzo 2015
Latin Lover: riso cozze e patate o zuppa di pesce?
Sette donne (o forse più) per un uomo.
Giovedì 19 marzo esce nelle sale italiane la commedia “Latin Lover” di Cristina Comencini , presentata ieri in anteprima al cinema Anteo di Milano: una storia di donne e sorellanza, di attriti familiari e di legami indissolubili.
venerdì 26 dicembre 2014
Il sorriso de "Il ricco, il povero e il maggiordomo"
Santo Stefano: come da tradizione, appesantiti da cenone-pranzo-cena natalizi e in stato comatoso, non potete esimervi da una capatina al cinema!
Quest'anno avete l'imbarazzo della scelta fra generi anche molto diversi tra loro.
Da segnalare sicuramente il nuovo thriller di David Fincher Gone Girl, l'ultima fatica di Woody Allen Magic in The Moonlight, l'esperimento di Salvatores Il ragazzo invisibile e, per i più piccoli, Big Hero 6 della Disney, I pinguini di Madagascar e il super british orsacchiotto Paddington.
Se invece avete voglia di qualcosa di leggero e made in Italy, potete optare per Ogni maledetto Natale oppure per il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo con il film "Il ricco, il povero e il maggiordomo" da poco è uscito nelle sale e presentato in anteprima al Cinema Apollo di Milano.
venerdì 5 dicembre 2014
Che pasticcio, Ragazzo Invisibile!
Cosa succede quando “Gli incredibili” incontrano l’adolescenza di “Kick ass” e la serietà del “Batman” di Nolan (ma senza effetti speciali)? Nasce “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, presentato in anteprima al Cinema Apollo di Milano.
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