Jon Snow con la sua tipica espressione sveglia |
Chi mi segue su Facebook e Twitter lo sa, che non mi perdo una puntata di Game of Thrones o Trono di Spade che dir si voglia, anche se non ne ho mai parlato qui. Beh dopo la finale della quinta serie, Mother's mercy, eccomi qui a parlarne.
Coerentemente con la teoria delle cinque fasi dell'elaborazione del lutto, io mi trovo alla prima, ovvero in piena negazione, dopo aver assistito ai Nights Watch che pugnalano ripetutamente Jon Snow, il loro Lord Commander, reo di aver sacrificato le vite dei guardiani della notte per quattro stronzi di barbari sanguinari che non meritano nulla (al contrario dell'ammasso di reietti dei Nights Watch, generalmente sulla barriera per sfuggire a un'esecuzione o per non morire di fame... quando si dice la vocazione). A dare il colpo di grazia a Jon è Olly, tu quoque Olly, faccia da schiaffi che a suo tempo aveva proprio salvato Jon scoccando una freccia nel cuore di Ygritte, ma che ora non poteva perdonare al suo Lord questa svolta pro-wildlings.