Fantastic Mr. Fox è una volpe. Una volpe che veste elegante e parla in modo suadente, ma che ha bisogno di sentirsi vivo dando sfogo al suo istinto cacciatore di animale selvatico. E così quando, anni dopo aver messo la testa a posto diventando giornalista e mettendo su famiglia, decide di riassaporare la vita selvaggia e sfidare i tre imprenditori locali rubando il loro sidro e uccidendo le loro galline, scatena una caccia alla volpe senza esclusione di colpi, che metterà a repentaglio non solo se stesso e la propria famiglia, ma anche gli altri animali del bosco.
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domenica 12 gennaio 2014
lunedì 3 dicembre 2012
Dejà vu: torta di mele (ancora, ma diversa)
State avendo un dejà vu? Eh già, un'altra torta di mele. Ma non ne avevi già parlato qui, qui, qua, qui e pure là? Sì... ma in fondo chi di voi non va pazzo per le torte di mele? Lo sapevo, la adorate tutti!
Nei giorni scorsi abbiamo disquisito con alcune amiche di blog sulla folle passione che tutte nutriamo verso questo dolce. La verità è che la mela è in grado di rendere meravigliosa ogni ricetta e sebbene ciascuno di noi abbia la sua versione preferita - la torta di mele che si fa a occhi chiusi, quella che non serve il ricettario e a volte nemmeno pesare gli ingredienti - è anche vero che chi la ama davvero, sta torta di mele, è sempre animato da un'atavica e vorace necessità di provarne altre, nuove, diverse, di ogni foggia, per allargare continuamente i propri orizzonti pasticceri... sia mai che se ne assaggi una più buona, da cui carpire qualche dettaglio o proprio da copiare. E così: mele dentro o mele sopra, dentro e sopra, pie, pastine, frolla, brisé, crust, impasto, olio o burro, farina 00 o integrale, uvetta, non uvetta, cannella o vaniglia o limone o di tutto un po'... chi più ne ha più ne metta.
In un noioso pomeriggio di convalescenza mi sono messa a preparare una torta di mele leggera per la merenda e la colazione e mi sono accorta che mi mancavano due dei dogmi fondamentali per la MIA torta di mele, ovvero cannella e burro. Ho quindi deciso che era l'occasione per sperimentare ancora e farne una un po' diversa.
Come? Facendo -ovviamente- di testa mia e sperimentando un mix di farine e l'aggiunta dei fiocchi d'avena. Il risultato è un dolce semplice, dalla grana rustica ma dal sapore delicato e - chevvelodicoaffà- delizioso e quindi, se come me siete patite delle torte di mele e sempre alla ricerca di nuove varianti, ecco un po' di pane -pardon-, torta, per i vostri denti.
Torta di mele rustica con fiocchi d'avena
4 mele Golden
succo di 1/2 limone
120 grammi di farina integrale
50 grammi di farina di grano saraceno
50 grammi di fiocchi d'avena tritati al mixer e ridotti in farina
3 cucchiai di fecola di patate
1/2 bustina di lievito
130 grammi di zucchero
1/2 bicchiere di latte
1/3 bicchiere di olio evo (o 4-5 cucchiai)
1 punta di cucchiaio di zenzero in polvere
2 uova grandi
Pelare, detorsolare e tagliare a fette le mele. Tritare al mixer i fiocchi d'avena fino a ridurli a una grana poco più grossa della farina. Mescolarli alle farine insieme a fecola, zenzero e lievito. Montare le uova con lo zucchero in una terrina. Aggiungere alle uova montate mezzo bicchiere di latte e l'olio. Versare le farine nel composto e amalgamare bene. Versare due terzi delle fette di mele nell'impasto e mescolare: riempire con il composto una teglia rivestita di carta da forno. Disporre le fette di mele rimanenti sulla torta a raggera, cercando di farle entrare per almeno metà nell'impasto. Spolverizzare di zucchero. Infornare per 45 minuti a 180 gradi.
Vi è sembrato di aver già vissuto questa ricetta un milione di volte? Volete suggerirmene una migliore? Io sono qui apposta per provare la vostra ricetta doc, all'infinito, in un deja vu che si ripete.
Un Dejà vu come quello vissuto da Denzel Washington, nell'omonimo film d'azione diretto da Tony Scott nel 2008. In una New Orleans post uragano Katrina l'agente Carlin deve indagare sull'attentato terroristico che ha fatto esplodere un traghetto fluviale, uccidendo centinaia di passeggeri. Tra i morti, una bella ragazza che provoca nel nostro Denzel un sentimento di disperazione: sente di averla infatti già conosciuta e amata. Durante l'indagine scopre l'esistenza di un'unità speciale supertecnologica, arrivata a costruire un ponte tra passato e presente per scopi di indagine, con l'unica regola di non dover alterare il flusso del tempo. Ma la voglia di salvare la bella sconosciuta è troppo forte e Denzel decide di giocare con il fuoco e intervenire in prima persona. Devo essere sincera, il film parte bene, come uno di quegli action che ti fanno dire "oh, vediamo un po' che succede ora" e tiene abbastanza incollati. C'è anche il mitico Denzel, che a me piace sembra abbastanza. Però ecco, poi arriva la virata fantascientifica, che strizza l'occhio a concetti filosofici ed esistenziali e porta il tutto nella dimensione dell'ammmore impossibile e le aspettative iniziali vengono deluse. Nonostante la regia impeccabile di Scott, pace all'anima sua, che è sempre un maestro del ritmo.
L'intuizione del deja-vu promette, ma resta confinata a se stessa, a poco più che una definizione.
Insomma questo film non sarà certamente la torta di mele della vostra vita, ma magari una fetta di una torta un po' così che in una serata di relax può andare bene comunque.
Se il film non vi ispira film, soprattutto dopo cotal recensione, potete anche non guardarlo, la torta di mele invece... quella dovete farla. Magari canticchiando questo Deja vu, che è un po' più allegro.
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domenica 8 gennaio 2012
Torta di grano saraceno alle mele
Un po' di settimane fa ho acquistato una confezione di farina di grano saraceno: avevo sentito parlare di una torta trentina fatta proprio con questa farina e volevo provarla, ma quando ho cercato la ricetta mi sono trovata di fronte a una bomba di burro e uova (sei, per l'esattezza) e non me la sono proprio sentita di farla come dolcino da normale amministrazione!
Cercando quindi una versione più leggera ho trovato la proposta di Benedetta Parodi nel suo nuovo programma su La 7, I Menu di Benedetta, che va in onda tutti i giorni all'ora di pranzo e che io guardo ogni tanto in replica su La7d, alle 19e 30, in attesa del telegiornale.
La torta in questione contiene una dose più umana di uova e burro e aggiunge le pere. Io ovviamente non potevo che metterci del mio, quindi ho preso la ricetta e l'ho un po' rielaborata: in primis, perché avevo solo una pera e ci volevo mettere le mele, secondo perché mi piaceva l'idea dell'aggiunta di farina di mandorle come previsto nella torta trentina e qui assenti. Vi lascio perciò il link alla ricetta della Parodi e qui di seguito, la mia Torta di grano saraceno con mele e pere.
Cercando quindi una versione più leggera ho trovato la proposta di Benedetta Parodi nel suo nuovo programma su La 7, I Menu di Benedetta, che va in onda tutti i giorni all'ora di pranzo e che io guardo ogni tanto in replica su La7d, alle 19e 30, in attesa del telegiornale.
La torta in questione contiene una dose più umana di uova e burro e aggiunge le pere. Io ovviamente non potevo che metterci del mio, quindi ho preso la ricetta e l'ho un po' rielaborata: in primis, perché avevo solo una pera e ci volevo mettere le mele, secondo perché mi piaceva l'idea dell'aggiunta di farina di mandorle come previsto nella torta trentina e qui assenti. Vi lascio perciò il link alla ricetta della Parodi e qui di seguito, la mia Torta di grano saraceno con mele e pere.
Torta di grano saraceno con mele e pere
150 grammi di farina di grano saraceno
50 grammi di farina di mandorle
50 grammi di farina 00
100 grammi di burro
120 grammi di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci
3 uova
3 mele + 1 pera (o 4 mele, o 4 pere)
1 limone non trattato
marmellata di mirtilli (io Fiordifrutta Cranberry di Rigoni di Asiago)
Preparate la frutta: sbucciate e detorsolate la frutta, tagliatela a quartini. Spremete un limone e coprite la frutta con il suo succo per non farla annerire. Aggiungete anche un po' di buccia di limone grattugiata. Lavorate il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero. Aggiungete i tuorli d'uovo e mescolate bene, creando una crema. A parte montate a neve gli albumi. Miscelate la farina di grano saraceno con quella di mandorle, la 00 e il lievito. Incorporate le farine alla crema di burro, zucchero e uova. Unite anche gli albumi, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli. Se il composto risulta troppo duro, allungatelo con qualche cucchiaio d'acqua. Prendete tre mele e con l'aiuto di una grattugia tagliatele a fettine molto sottili. Aggiungetele al composto mescolando finché non saranno incorporate in modo omogeneo. Versate l'impasto in una tortiera imburrata, livellate. Prendete la pera (o l'ultima mela) e tagliatela a fettine sottili. Disponetele a raggiera sulla torta. Stemperate 4-5 cucchiai di marmellata di mirtilli nel succo di limone in cui avevate bagnato la frutta e coprite la superficie della torta in modo uniforme. Infornate a 180 gradi per un'ora. Dopo la prima mezz'ora, per evitare che la marmellata si cristallizzi, coprite con un foglio di alluminio: scoprite di nuovo gli ultimi 10 minuti.
martedì 4 gennaio 2011
Plum cake di prugne e mele ovvero il mistero di Michael E. Rodgers
Una sera dell'estate scorsa, passando davanti a uno "spazio multifunzionale" (odio questa definizione, ma come chiamare un luogo che riunisce ristorante, galleria d'arte, teatro e altre cose non ben identificate?) a pochi metri da casa mia, ho notato che era nata dal nulla una vetrina che esponeva la misteriosa insegna "Acting Method Studio". Il mio fidanzato, noto per non avere vergogna di nessuno, ha visto che all'interno dello spazio c'era qualcuno e ha bussato. In pochi istanti siamo stati fagocitati nel mondo di una "scuola di recitazione per teatro e cinema": una signora gentile quanto logorroica ci ha spiegato per filo e per segno il metodo d'insegnamento della neonata Accademia, mostrandoci video delle lezioni e invitandoci a restare per assistere "live" alle prove dei ragazzi in teatro.
A tenere le lezioni, ci ha spiegato, era nientemeno che Michael E. Rodgers! ....Voi vi chiederete "e chi diavolo è"?!? Beh, anche noi ce lo siamo chiesti. A detta della pr della scuola è un rinomato attore scozzese con fior fiore di esperienze ad Hollywood. Altro da fare non l'avevamo, così ci siamo fermati per la lezione. Sarà stata la lezione in inglese, la suggestione per una supposta allure holliwoodiana, la capacità dialettica di Rodgers, il suo fare cordiale unito a un aspetto belloccio... fatto sta che sono uscita di lì tutta entusiasta, pronta a dare indirizzo e sito a mia sorella (la quale è aspirante attrice) e a tornare la settimana successiva per assistere a uno spettacolo che mettevano in scena alcuni alunni (e che, devo ammettere, fu carino). Immaginerete lo sconcerto quando, di ritorno dalle vacanze estive, a inizio settembre, ho notato che l'insegna Acting Method Studio non c'era più. E quello ancora più grande quando, al posto del suddetto ufficio, a ottobre è nata un'AGENZIA IMMOBILIARE!
Eccolo.. è lui |
Valutazione sul prodotto? Non mi sbilancio, era solo il primo episodio. Siamo chiaramente alle prese con la sparizione di alcune navi nel famoso triangolo. Una squadra di esperti di varie discipline viene chiamata a sciogliere il mistero da un commerciante che continua a perdere soldi e mezzi su quel tratto, ma le indagini non sono semplici e presto cominciano ad accadere eventi soprannaturali. Direi che per ora siamo sul 6 meno. Ma voglio dare una chance al mio amico Michael! :) E anzi, se qualcuno di voi avesse sue notizie -e soprattutto notizie della scuola- mi illumini!
Nel frattempo ci vuole un bel dolce da tenere pronto per gustarsi la prossima puntata di questo che per me è diventato un impredibile minievento. Una cosa non troppo pesante vista la stagione... in alternativa potete sempre tagliarvi una fetta dei mille panettoni che giacciono nelle antine della dispensa. Ma se vi va di sporcarvi le mani, ecco una tortina semplice semplice che ho fatto con quel che avevo in casa.
Plum cake very very plum
Non so voi ma io non vedo mai plum cake con le prugne. Ho pensato: ma se si chiama così, ce le potrò mettere! Puriste vi precedo.. lo so che la ricetta originale era un dolce inglese a base di prugne fresche, ma non stiamo a spaccare il capello. :-)
Ingredienti
Yogurt alla vaniglia 125 gr
1 grossa mela renetta (o due se piccole)
una dozzina di prugne secche tipo Sunsweet
2 uova
150 gr di farina 00
100 gr di zucchero
2 cucchiai di fecola di patate
2 cucchiai di olio e.v.o.
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
latte q.b.
Tagliare a tocchetti sottili la mela renetta e mettere a bagno le prugne in un po' di acqua tiepida con un cucchiaino di rum. Nel frattempo setacciare la farina e la fecola con il lievito e la vanillina, aggiungere lo zucchero, i tuorli sbattuti, lo yogurt 2 cucchiai di olio e qualche cucchiaio di latte, aggiungere gli albumi montati a neve. Se l'impasto dovesse essere secco, aggiungete un po' di latte fino a raggiungere la consistenza giusta. Versate nel composto la mela a tocchetti e le prugne strizzate, mescolate bene e versate in uno stampo da plum cake rivestito di carta da forno. Spolverizzate di zucchero semolato. Infornate a 180 gradi per 45 minuti, fate la prova stecchino perchè la forma alta della torta unita alla mela potrebbero prolungare i tempi di cottura fino a un'oretta.
E ora a noi due, Michael!
Update 05/01/2010: ieri sera la seconda puntata del Triangolo delle Bermuda.. siamo sempre intorno al 6 ma si lascia guardare. Ora attendiamo il finale.
Update 05/01/2010: ieri sera la seconda puntata del Triangolo delle Bermuda.. siamo sempre intorno al 6 ma si lascia guardare. Ora attendiamo il finale.
domenica 14 novembre 2010
Tutti insieme appassionatamente con lo Strudel
L'altro giorno al lavoro si parlava di trucchi per preparare bene questo dolce tirolese e tutte abbiamo confessato di prepararlo con la pasta sfoglia già pronta. Peccato, però, il vero strudel non è di pasta sfoglia, ma di una pasta non lievitata tipo fillo, tirata fine fine. Poi è saltato fuori un weekend fuori porta in Liguria, a casa di un amico a fare la raccolta delle olive: volevo portare qualcosa, avevo poco tempo e l'ho fatto ancora con la pasta sfoglia pronta. Ha ricevuto comunque consensi ed è stato l'ideale a colazione, per darci la carica prima di spogliare gli alberi delle olivine con pazienza e dovizia, rigorosamente a mano.
E voi, siete pronti a gustarlo Tutti insieme appassionatamente? Eh già, quale altro film potrebbe star meglio con questo dolce trentino? Montagne, prati verdi, fratelli e sorelle canterini... E come giusto coronamento di una scarpinata tra i sentieri, una bella fetta di dolce.
Ecco la ricetta per prepararlo, con la pasta fatta a mano. Ma se siete di corsa, sapete già cosa fare. :-)
Pasta.
250 gr di farina 00
Acqua tiepida 150 ml circa (35°)
2 cucchiai di olio di semi
Ripieno: 4 mele, 60 gr di uvetta, 100 gr di zucchero, 2 cucchiaiate di marmellata, 5 biscotti secchi, scorza di limone, cannella, 50 gr di pinoli (o nocciole o mandorle)
Lavorare la farina con l'acqua e l'olio per circa 15 minuti e comunque finché non si crea un impasto liscio che non si appiccica al piano. Stenderlo sulla carta da forno, riempirlo con la mela tagliata a tocchetti mescolata con i biscotti sbriciolati, la scorzetta, i pinoli o le nocciole tritate, l'uvetta ammollata in 2 cucchiai di rum, 2 cucchiaiate di marmellata di albicocche, o di pesche o altro frutto a vostro gusto, zucchero e cannella. Chiudere creando un rotolo e infornare a 180 gradi per circa 45 minuti.
Auf Wiedersen!
domenica 24 ottobre 2010
Audrey, che dolce! Di mele
La torta di mele è un grande classico, come i film di Audrey Hepburn: Sabrina, Colazione da Tiffany, Vacanze Romane, prendete quello che preferite. Lei è sempre elegante e meravigliosa e non stanca mai. La torta di mele lo stesso. E' buona di mattina, inzuppata nel caffellatte, il pomeriggio, per il tè delle cinque, la sera, come dessert, magari accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia. Ieri ho preparato questa versione.
Torta di mele
250 gr di farina di grano tenero 00 bio
50 gr di fecola di patate
130 gr di zucchero
4 mele Golden
3 uova
70 gr di burro
1 dl di latte
1 bustina di lievito per dolci
cannella
1 cucchiaino di rum
mandorle in scaglie
Separare i tuorli dagli albumi. Sbattere i tuorli con lo zucchero, unire il burro fuso e formare una crema. In una terrina setacciare la farine e la fecola insieme al lievito, aggiungere il composto di uova, zucchero e burro, aggiungere il latte (q.b) e amalgamare bene il tutto. Sbucciare le mele, tagliarle a fettine piuttosto sottili. Unire due terzi delle mele al composto e aggiungere un po' di polvere di cannella. Montare a neve gli albumi e unirli al composto, amalgamando dal basso verso l'alto per non smontarli. Versare il tutto in una teglia imburrata o coperta di carta da forno. Condire con un cucchiaino di rum, cannella e zucchero le rimanenti fettine di mela. Aggiungere le fettine nella torta, disponendole a raggiera e facendole penetrare nella pasta verticalmente. Spolverizzare (se vi va) di scaglie di mandorle. Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per 50 minuti circa. Controllate la cottura con uno stuzzicadenti prima di spegnere: nel caso sia ancora troppo umida dentro, copritela con un foglio di alluminio per non bruciacchiarla e proseguite la cottura per altri 10 minuti. Buona!
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