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sabato 5 settembre 2015

Me and Earl and the Dying Girl e i muffin cocco e limone

La locandina di Me, Earl and the Dying Girl
Mentre prosegue Venezia72, vi voglio parlare di una delle perle uscite quest'anno dal Sundance festival, che è solito scoprire delle pellicole indie che sanno entrare nel cuore. Me and Earl and the Dying Girl (in italiano Quel fantastico peggior anno della mia vita) non fa eccezione. Vincitore dell'Audience award e del Grand Jury Prize di quest'anno, il film riesce ad essere divertente, delicato e originale pur raccontando una storia di amicizia tra adolescenti e infilandoci una grave malattia nel mezzo. Ma siamo fortunatamente lontani da i film tratti dai romanzi di Nicholas Sparks, non c'è voglia di lasciarsi andare al melodramma, via i cliché e spazio all'originalità e a un protagonista, Gregg, sfaccettato e verosimile come raramente un ragazzo di diciotto anni è ritratto in un film.

sabato 19 gennaio 2013

Muffin ai mirtilli rossi e burro di cacao. E un film magico (Re della terra selvaggia)

Ci sono pomeriggi, come questo in cui fuori fa freddo e nevica, dove la cosa migliore è godersi la comodità e il calduccio di casa, magari in compagnia di un tè caldo e di un muffin. Ieri ho preparato questa versione, con dei cranberries essicati, lo yogurt e il burro di cacao al posto del burro o dell'olio di semi. La resa è ottima, l'impasto rimane morbido e soffice: eccovi la ricetta!



Muffin ai mirtilli rossi e burro di cacao
260 grammi di farina
100 grammi di zucchero
50 grammi di burro di cacao (io Venchi)
8 gr di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
1 uovo
230 ml di yogurt bianco cremoso
70 grammi di mirtilli rossi (cranberries) disidratati
grappa q.b.
1 pizzico di sale

Mettere i cranberries in una ciotola e bagnarli con un goccio di grappa e acqua calda; lasciarli a bagno 20 minuti. Sciogliere il burro di cacao a fuoco dolce in un pentolino. Miscelare farina e lievito con lo zucchero e la vanillina. In un altro recipiente sbattere l'uovo con un pizzico di sale e aggiungere lo yogurt e poi il burro di cacao fuso, appena sarà abbastanza raffreddato. Strizzare i cranberries, gettarli nella miscela di farina e zucchero, mescolare bene e poi unire tutti gli ingredienti solidi ai liquidi, amalgamando velocemente e non troppo. Posizionare i pirottini nella teglia per muffin, riempirli con un paio di cucchiaiate di impasto per pirottino. Infornare a 180 gradi per circa 20 minuti (fate la prova stecchino).
Et voilà!




Mentre vi gustate la vostra merenda, vi do un'anticipazione cinematografica. Il 7 febbraio uscirà in Italia un film da non perdere. Si tratta di Re della terra selvaggia, il cui titolo originale è Beast of the Southern Wild. E' una favola magica che ha come protagonista Quvenzhané Wallis, una bambina che a soli 9 anni grazie alla sua interpretazione è diventata la più giovane attrice mai nominata al Premio Oscar come protagonista. Il film, firmato dal regista Benh Zeitlin, è stato selezionato da Robert Redford per il Sundance Film Festival, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria, oltre al Premio per la Migliore Fotografia. Subito dopo ha vinto un'altra serie di importanti riconoscimenti e oggi è candidato a 4 premi Oscar (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior attrice protagonista). Tra i fan del film c'è nientemeno che il presidente Obama. 




Veniamo alla trama. Il film è ambientato in una comunità ribelle soprannominata Bathtub (la Grande Vasca), che vive a ridosso del delta di un fiume nel Sud degli Stati Uniti, tagliata fuori dal resto del mondo da una diga. Siamo in un futuro non identificato che ricorda i paesaggi alluvionati della New Orleans post Katrina. Hushpuppy, una vivace bambina di cinque anni, vive con Wink, papà severo ma affettuoso. Wink, che ha contratto una grave malattia, sta preparando Hushpuppy a vivere in un mondo dove non ci sará piú lui a proteggerla. Inoltre il Bathtub è alla vigilia di una catastrofe di epiche proporzioni: gli equilibri naturali si stanno infrangendo, i ghiacci si sciolgono e sul territorio stanno tornando in vita gli Aurochs, misteriose creature preistoriche ibernate nei ghiacci e liberate dal disgelo. A Hushpuppy non resta che cercare di sopravvivere e di mettersi alla ricerca della madre, che per lei è solo un vago ricordo. 


Sono molto curiosa di vedere questo film che ha conquistato la critica e il pubblico e americano: segnatevi la data del 7 febbraio, quando uscirà in Italia. Nel frattempo, godetevi il trailer!


sabato 24 marzo 2012

50/50: sweet & sour. Like Lemon & Coconut Muffins!

Quando ho visto Joseph Gordon Lewitt in 500 giorni insieme (film carinissimo), mi sembrava una faccia familiare ma non riuscivo a collocarlo. Mia sorella mi ricordò che aveva interpretato il figlio segreto -e sordomuto- del proprietario del Saloon del paese ne La signora del West, e poi il bambino in qualche sit com, tipo Una famiglia del terzo tipo. Non so se avete presente com'era, ecco: un pacioccone con gli occhi cinesini. Adesso il caro Joseph è magrolino, con le spalle spioventi e gli occhi vagamente orientali, ma trovo abbia un suo fascino. E poi è un bravo attore.
L'ho scoperto guardando 50/50, un film che affronta in modo delicato e leggero, quasi scanzonato, un tema che solo a nominarlo fa accaponare la pelle: il cancro.



La storia è semplice: Adam ha 27 anni, un lavoro e una fidanzata che si è appena trasferita a vivere da lui. A causa di un dolore alla schiena non riesce a correre, così va a farsi controllare. Inizia il suo calvario, che arriva inaspettato, sconvolgente, ingiusto. 50 e 50 sono le probabilità che ha di guarire e di non farcela. 
Ma nel frattempo la vita va avanti e così Adam si barcamena, frequentando le sedute di sostegno psicologico dalla dottoranda pischella Anna Kendrik, fraternizzando con i compagni di chemio e affrontando con una certa dose di fatalismo il naufragio della sua relazione (con Bryce Dallas Howard, che dopo The Help si cimenta in un altro ruolo da carogna). Ad accompagnarlo in questo viaggio c'è l'amico "ignorante" e divertente, Seth Rogen, talmente superficiale da pensare solo a usare la malattia dell'amico come una carta per rimorchiare ragazze. O forse no? Forse una risata è la medicina migliore in questi casi.




L'interpretazione di Gordon-Levitt è, a mio avviso, perfetta. Le emozioni, dall'incredulità al dolore, dalla leggerezza alla rabbia, appaiono in modo così naturale sulla sua faccia da rendere il personaggio di Adam davvero convincente, nel suo dramma, nel modo ricco di spirito con cui cerca di appigliarsi a uno dei due 50%, quello buono. E riderete anche in questo film, perché 50/50 non è una pellicola deprimente (e con un tema del genere, rischiava grosso), ma mixa in modo sapiente l'amaro con il dolceSweet & sour. 
Come i muffin di oggi, in cui il cocco e il limone sono protagonisti al 50/50. In equilibrio tra la prepotente e tonda dolcezza del cocco e la freschezza asprigna dell'agrume. 
Per farlo più tropicale potreste anche usare dei lime, ma non li ho trovati bio così ho optato per i classici limoni. Ah, ci ho messo il latte di soja al posto di quello normale. Una casualità, ma ho scoperto che ci sta.
Provateli!


Sweet & Sour Muffin al Cocco e Limone
160 grammi di farina
30 grammi di fecola di patate
70 grammi di farina di cocco
100 grammi di zucchero
40 grammi di olio di arachidi
10 grammi di lievito per dolci
scorza di limone grattugiata
succo di 1 limone
latte di soya (o latte di mucca) 1 bicchiere circa


Come di consueto per i muffin, miscelare tutti gli ingredienti solidi: farina, cocco, lievito e zucchero. In un'altra ciotola mescolare un uovo sbattuto, l'olio e il latte, il succo di limone e la scorza grattugiata. Miscelare velocemente versando i solidi nei liquidi, disporre dei pirottini in una teglia per 9 muffin, riempire i pirottini con un cucchiaino. Infornare a 180 gradi per circa 20-25 minuti. Guarnire con un po' di farina di cocco. 

lunedì 19 marzo 2012

Bridesmaid: Cake, baby! Il potere terapeutico di un muffin


Brides maids - Le amiche della sposa è stato uno dei film-rivelazione del 2011: una commedia demenziale e sboccata che ha come protagoniste, una volta tanto, le donne. O meglio, una donna allo sbando, Annie, chiamata a fare da damigella d'onore al matrimonio della sua migliore amica Lilian: si trova così a dover organizzare l'addio al celibato con altre quattro amiche della sposa, prescelte come damigelle: un corollario di femmine, ciascuna con il proprio carattere, le proprie stranezze e nevrosi.
Il film ricorda un po' una Notte da Leoni al femminile, ma se lì è l'assurdità dell'action a farla da padrona, qui accanto alle disavventure divertenti c'è la peculiarità dei personaggi, delineati con sagacia e ironia. Annie (la simpaticissima Kristen Wiig) in particolare è una donna con la quale non si può che essere solidali: è invischiata in una storia di letto con un tipo molto fico (John Hamm, il Don Draper della serie cult Mad Men) ma del tutto superficiale e disinteressato a lei ed è al verde, avendo dovuto chiudere i battenti della sua bakery dopo l'abbandono dell'ex fidanzato e la crisi economica. Mentre la sua vita va a rotoli, la promessa sposa tocca il cielo con un dito: così Annie si trova a invidiarla ed entrare in competizione con la sua amica superchic e gnocchissima Helen (Rose Byrne). Una girandola di disavventure la accompagnerà sulla strada per il matrimonio dell'amica: garantite tante risate e qualche momento di melanconica riflessione (eh già, c'è un piccolo posticino anche per quello).
Assolutamente da vedere in una serata girls only, i fidanzati potrebbero non gradire troppo (il mio ha alzato bandiera bianca dopo un'oretta, ma magari i vostri apprezzano).




Come vi dicevo, quando le cose le giravano bene Annie era proprietaria di una piccola bakery, Cake Baby: ora il negozio è chiuso (e l'insegna irrispettosamente deturpata) e lei non fa più dolci. Ha il rifiuto. Ma una sera, per consolarsi, prepara un cupcake bellissimo con una decorazione in pasta di zucchero esagerata a forma di fiore. Poi prepara anche una bellissima carrot cake (a forma di carota) per scusarsi con l'amico poliziotto dopo essersi comportata male (non spoilero come e perché!). 


Anche io trovo che preparare dolci sia terapeutico: voi no? A me rilassa un sacco, sarà che la cucina in genere ha il potere di incanalare le mie attenzioni verso la preparazione del piatto, facendomi dimenticare tutte le menate che mi affollano il cervello. L'altra sera dopo il lavoro, per esempio, ero stanca e anche abbastanza contrariata... così, sulla scia di Annie, sono andata a comprare i mirtilli e mi sono messa a preparare dei muffin.
La ricetta è quella che Monica (Un biscotto al giorno) ha condiviso qui, quella di California Bakery, con la sola differenza che io ho usato l'olio di arachidi al posto del burro e non ho messo la vaniglia perché.. ero senza :-) Ottimi!



Blueberry Muffin 
Latte 125 gr
1 uovo
Farina 225 gr
Zucchero 100 gr 
Lievito 6 gr
Sale 1 pizzico 
40gr di olio di arachidi (originale: 60 gr)
Mirtilli freschi 150 gr 
Limone bio 1 scorza
Vaniglia 1/2 cucchiaino 

Lavare i mirtilli, grattugiare la scorza di limone e unirli. In una ciotola mescolare la farina, lo zucchero, il lievito, un pizzico di sale, la vaniglia. In un'altra sbattere l'uovo e aggiungere il latte e l'olio. Unire i liquidi ai solidi, aggiungere i mirtilli, mescolare velocemente con una spatola e versare l'impasto in pirottini di carta in una teglia per muffin. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 20 minuti (prova stecchino sempre valida!)
E ora potete regalarvi il vostro "momento di puro godimento". Ottimi per la colazione :-), ma anche la merenda (senza dimenticare il dopocena!!) 



domenica 9 ottobre 2011

Oltre il vetro: un campanile, il cielo blu e i muffin alla carota


Din, don, dan. Sono le 7 e 30: puntuale come ogni mattina, il campanile della chiesa inizia a far dondolare su e giù le enormi campane di ferro battuto, che compongono una canzoncina dedicata a Maria Vergine. L'orecchio semi addormentato si desta definitivamente e fa scattare il mio cervello. "Oh, no... ancora 10 minuti", imploro. No, è ora di alzarsi... anzi, è già tardi, mi devo sbrigare! A fatica scosto la coperta, abbandono la posizione distesa e poso i piedi a terra. Sarà almeno una bella giornata? Scosto le tende azzurre, spalanco gli infissi cigolanti e poi, con un colpo deciso, apro le persiane: meraviglioso! La temperatura finalmente assomiglia a quella autunnale e il cielo è tappezzato di nuvole blu e rosa. Mi ricordo che per colazione potrò mangiarmi un delizioso quanto leggero muffin alla carota e sorrido. Butto uno sguardo al campanile, così bello tra le nuvole colorate, e penso che oggi posso persino perdonarlo per il tormento continuo che mi dà.




Il campanile che vedete nella foto è quello della chiesa Santa Maria alla Fontana a Milano, che si trova a meno di 100 metri da casa mia. Una chiesa rinascimentale attribuita da diverse fonti a Leonardo Da Vinci ma anche a Bramante e Cristoforo Solari. Pare che invece il progetto della chiesa sia dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo. La chiesa fu costruita in seguito alla scoperta di una fonte di acqua dalle proprietà taumaturgiche: pare che il governatore francese che stava in città all'inizio del 1500, fu guarito grazie a quest'acqua. Decise quindi di costruire un luogo di culto annesso a un istituto dove le persone abbienti potessero soggiornare per curarsi. Purtroppo oggi nella "fontana" non scorre più quell'acqua miracolosa, perché nel 1800 la falda fu inquinata da un incendio scoppiato in una fabbrica di bitume adiacente alla chiesa. Oggi quindi dagli undici ugelli presenti nella chiesa fuoriesce semplice acqua di rubinetto: insomma, nessuna speranza di un piccolo miracolo! 
La chiesa è molto bella, così come il campanile, che però è anche piuttosto fastidioso.. O forse, più che il campanile, è chi lo imposta per suonare in continuazione (rintocchi all'ora, al quarto, alla mezza + canzoncine varie... maledetto parroco) che è fastidioso... 


Questa storiella e questa foto le ho pensate e postate per partecipare al Blog candy di Cranberry di Cappuccino & Cornetto, che si intitola Oltre il vetro e invita tutti a raccontare cosa vediamo fuori dalla nostra finestra. Eccoti accontentata, Cran! 


Il Blogcandy di Cranberry


Oggi quindi niente film, ma perché rinunciare alla consueta ricettina? I muffin leggeri e buonissimi di cui parlavo prima, per esempio?? Eccoli qua! Per me i muffin sono la svolta: soddisfano i miei improvvisi raptus da "baking" senza avere fra i piedi un dolce enorme che, povera me che sacrificio, mi tocca spararmi nei giorni successivi. In più i pirottini limitano la porzione (sempre se si ha il self control di mangiarne uno solo). Insomma i muffin ti fanno togliere lo sfizio ma non attentano troppo alla linea: che meravigliosa invenzione! Questi, cmq, sono sani -c'è la verdura dentro, volete dire di no??- e strepitosi.. provare per credere!



Muffin alle carote
Dosi x sei muffin (se siete in tanti, raddoppiate, triplicate...)
100 gr di carote grattugiate
50 gr di farina di mandorle
100 gr di farina 00
lievito 1 cucchiaino e una punta
60 gr di zucchero
5 cucchiai di olio di arachidi
1 uovo
5 cucchiai di latte
2 cucchiai di gocce di cioccolato
1 pizzico di sale


Come di consueto per i muffin, mescolare tutti gli ingredienti solidi in una ciotola (farina, lievito, zucchero, pizzico di sale) e quelli liquidi in un'altra (uovo sbattuto, latte, olio). Grattugiare 100 gr di carote (peso delle carote pulite e pelate). Unire in una sola terrina tutti gli ingredienti e due cucchiai di gocce di cioccolato fondenti. Mescolare poco, mettere due cucchiaiate del composto in ogni pirottino e cuocere in forno a 180 gradi per circa 15-20 minuti (prova stecchino sempre valida). 
Buona serata!

domenica 25 settembre 2011

Biscotti al farro e muffin al cacao e acqua calda. Per un tè con Mary Poppins


E' arrivato l'autunno e trac! per non farmi mancare nulla mi sono subito ammalata. Sbalzi di temperatura, virus, semplice sfiga... chi lo sa? Sta di fatto che il raffreddore che mi trascinavo già da una settimana nel weekend è esploso, portando con sé mal di gola e qualche linea di febbre. Insomma la classica "parainfluenza", alquanto fastidiosa e debilitante. 
Sono chiusa in casa (mentre fuori c'è un bel pomeriggio tiepido) e ho deciso di sfruttare le mie scarse energie residue per sfornare qualche dolcezza. E così ecco questi biscotti con farina di farro e dei muffin neri neri, con cacao e acqua calda, che ho preso dal blog di Federica :) Anche i biscotti mi sono stati ispirati da lei, perché avevo letto sempre sul suo blog una versione interessante con il grano saraceno: ma avevo questa farina di farro da finire, così ho pensato di re-inventarne una simile, ma ho finito per fare una cosa un po' diversa, viste le mie aggiunte "speziate".


Biscotti rustici al farro


200 gr di farina di farro integrale
80 gr di farina 00
100 gr di burro
110 gr di zucchero di canna
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di zenzero
1 cucchiaio di cacao
zucchero di canna per decorare


Lavorate con le fruste elettriche il burro morbido insieme con lo zucchero di canna. Aggiungete un uovo e amalgamate bene. In una ciotola a parte setacciate le farine con cacao, cannella, zenzero, sale e lievito. Aggiungete il tutto alla crema di burro, uovo e zucchero e impastare una palla, che avvolgerete nella pellicola e metterete in frigo per un'ora. Stendete la frolla su un foglio di carta forno, a uno spessore di circa 5 mm (o come più vi piace: sconsiglio però di stenderli troppo sottili, questi biscotti rendono meglio se belli corposi) e ritagliate le forme che preferite. Infornate a 180 gradi per circa 15 minuti. Raffreddate e poi gustate con un bel tè delle cinque.. ma sono perfetti anche a colazione.

E veniamo ai nostri muffin...



Muffin al cacao e acqua calda
Si tratta di muffin che al posto del latte prevedono l'utilizzo di acqua calda. Per il resto il procedimento è quello classico (tutti i solidi, tutti i liquidi, mescolati velocemente e messi nei pirottini) e potete leggerlo sul blog di Fede, che lascia le dosi per 15 muffin grandi/18 muffin medi. 



Se però, come nel mio caso, non siete in tanti in famiglia e non volete avere dolci in giro per tutta la settimana, potete seguire queste dosi, che sono per 6 muffin di media dimensione. Una premessa: sono ottimi ma molto cacaosi e quindi un po' amari. La prossima volta che li farò metterò più miele.. direi il doppio. 


Dosi per 6 muffin


90 gr di farina 00
15 gr di fecola di patate
50 gr di cacao amaro
1 cucchiaino da caffè di lievito per dolci
1 cucchiaio di gocce di cioccolato (più altre per decorare la superficie)
100 di acqua bollente (+ aggiunta mia, 1 cucchiaino di caffè solubile nell'acqua)
25 gr di olio
2 cucchiai di miele
1 uovo




Che film vi lascio? Un classico per famiglie, divertente e perfetto da guardare in un pomeriggio domenicale (se siete costretti a stare in casa...) e che contiene la scena del tè pomeridiano più spassoso di tutti i tempi.. sto parlando di Mary Poppins ovviamente! 



Il primo film della storia a mescolare umani e cartoni, che risale al 1964 e ha per protagonista Julie Andrews nei panni della tata perfetta venuta dal cielo.
Ma eccovi la gustosa scena del tè con zio Albert, che fa letteralmente "volare" dal ridere... Mancano solo questi muffin e qualche gustoso biscottino. Ora quelli potete metterceli voi!



Con i biscotti rustici al farro partecipo al contest di Francy de La Dolce vita The Sweet Tea Time


Con la ricetta dei biscotti rustici al farro partecipo al contest di Montagne di Biscotti:



mercoledì 10 marzo 2010

Un tè (e un muffin) con Alice

Alice si perde tra tazze di tè, armature alla Giovanna d'Arco e brucaliffo e stregatto che non sono altro se non la brutta copia dei personaggi creati da Walt Disney nel 1951. Il viaggio immaginifico che ci aspettavamo da Alice in Wonderland di Tim Burton e dal suo attore feticcio Johnny Depp delude, nonostante la visione in 3D. Non c'è magia in questa interpretazione del ritorno di Alice a Sottomondo e quello che vorrebbe essere una parabola di formazione diventa il viaggio sconclusionato di una ragazza che non si rassegna a fare ciò che il mondo si aspetta da lei. Ci mancano il cappellaio veramente matto e il leprotto bisestile che, cantandoci Buon non-compleanno, ci offrivano del tè. Anche "soltanto mezza tazza".
Per accompagnare la visione consiglio una tazza di darjeeling intera. E un muffin ai mirtilli di cui lascio la ricetta.

Blueberry muffin
400g di farina
175g di zucchero
1 cucchiano di lievito
Un po' di scorza d'arancia grattuggiata (bio)
2,5 gr di sale
280 ml di latte
2 uova sbattute
85g di burro sciolto
250g di mirtilli

foto dal web
Preriscaldate il forno a 200 gradi e ungete una teglia con buchi per 12 muffin. In una scodella mescolare la farina, lo zucchero, il lievito, la scorza di arancia e il sale. In un altro recipiente, mescolate il latte con il burro e le uova.Versate il composto al centro delle farine e girate finchè gli ingredienti non sono amalgamati. Aggiungete i mirtilli mescolando delicatamente e riempite i buchi della teglia con un cucchiaio. Cuocete per 15 - 18 minuti finchè i muffin non risultano leggermente dorati. Lasciate raffreddare nella teglia per qualche minuto e tirateli fuori, magari aiutandoli con una spatolina che faccia leva sul bordo esterno.
Trasferite i muffin su una griglia a raffreddare e poi.. mangiateli! Preferibilmente in giornata.

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo p...