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domenica 28 gennaio 2018
A spasso con Bob: polpettine di tonno e ricotta
Ho un debole per i gatti. E' una passione che ho sviluppato da adulta: da piccola non ho mai fatto follie per gli animali e quando andavo a casa di mia nonna, dove c'era un cane, evitavo accuratamente incontri troppo ravvicinati (avevo pure un po' paura). I cani, per quanto ora mi facciano simpatia, non mi hanno mai del tutto conquistato, mentre i gatti mi piacciono proprio. Sarà che sono così buffi che basta guardarli per ridere, sarà che fanno un po' quel che gli pare e il loro amore te lo devi sudare. Sarà. Ora sono nel periodo "medito di prenderne uno". Per ora non ho avuto il coraggio: l'altra sera, però, ho guardato il film A spasso con Bob, tratto dalla storia vera di James Bowen, un ragazzo inglese la cui vita è stata letteralmente salvata dall'incontro con il gatto rosso Bob.
domenica 23 agosto 2015
Cooking Movies on holidays part 3: Florida
Tramonto da Key Largo, Everglades, Ocean Drive |
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sabato 21 settembre 2013
Bill Murray Day: Lost in translation. Nella terra del sushi.
Oggi con i miei amici bloggerz celebriamo una figura praticamente mitologica del cinema americano che compie 63 anni, ovvero Bill Murray!
La faccia da schiaffi e la sua naturale vena comica hanno reso Murray il celebre interprete di commedie divertenti (Ghostbusters, I Tenenbaum), ma anche di film drammatici o dolci amari (Broken Flowers, Rushmore, Moonrise Kingdom, A Royal Weekend). In quest'ultima categoria, un posto d'onore nel mio cuore lo merita sicuramente Lost in Translation.
giovedì 27 giugno 2013
Riso con mazzancolle e zucchine al profumo di menta, zenzero e limone
Questa ricetta l'avevo pensata per il contest di Curtiriso promosso dalla Cucina Italiana, ma siccome non sono una brava foodblogger :-), non mi sono accorta che era già scaduto (venerdì scorso, per l'esattezza). Però questo riso è buono, estivo, delicato... allora ve lo propongo lo stesso, no?
Riso con zucchine e mazzancolle al profumo di menta, zenzero e limone
Dosi per due
160 grammi di riso Chicchi selvaggi Curtiriso
225 grammi di mazzancolle precotte
3 zucchine (2 se grandi)
4-5 foglie di menta
1 limone biologico
radice di zenzero qb
1 cucchiaino di curry o curcuma
tempo di preparazione: 1 ora circa
Sgusciare le mazzancolle (tranne 4 o cinque da utilizzare come guarnizione dei piatti). Metterle a marinare con fettine di zenzero, succo di un limone e parte della buccia grattugiata. Nel frattempo tagliare a dadini le zucchine, cuocerle con un paio di cucchiai di olio in una wok. Verso fine cottura aggiungere le foglioline di menta spezzettate e il sale. Mettere a bollire l'acqua, colorarla con un cucchiaino di curry o curcuma, lessare il riso per circa 13 minuti. Scolare il riso e saltarlo nella wok con le zucchine. Scolare i gamberi, recuperando il succo di limone e zenzero, filtrarlo e versarlo nel riso. Saltare per un minuto, impiattare aiutandosi con un coppapasta. Guarnire con le mazzancolle non sgusciate, una fogliolina di menta e un po' di buccia di limone grattugiata. E' ottimo anche freddo!
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venerdì 5 ottobre 2012
Baccalà alla vicentina, un trionfo per i Sensi
Baccalà alla vicentina
450 grammi di baccalà sotto sale
200 ml di panna da cucina
200 ml di latte parzialmente scremato
1 cipolla dorata
1 scalogno
2 filetti di acciuga sott'olio
olio evo
prezzemolo
Premessa: questa non è la ricetta "doc" del baccalà alla vicentina, quella protetta dalla confraternita bla bla bla :-). Quella è fatta con lo stoccafisso e io, donna moderna, non ho abbastanza tempo da dedicare a quella procedura. Bisogna già organizzarsi a dovere per questa, che prevede 36 ore di ammollo per dissalare il baccalà: ma ne vale la pena! E' un piatto dal sapore così delicato e godurioso al tempo stesso, che non correte proprio il rischio di rimanere delusi (nonostante la foto pessima)
Per prima cosa, dovete appunto dissalare il trancio di baccalà, mettendolo a bagno per almeno 36 ore (io alla fine l'ho lasciato quasi due giorni) in acqua fresca, da cambiare spesso (il più spesso possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e non), l'ideale sarebbe ogni due ore.
Una volta dissalato dovrete sfilettare il pesce, togliendo prima la pelle e le lische e poi tagliandolo in trancetti. Ora affettate finemente la cipolla e lo scalogno e metteteli ad appassire con un filo d'olio in un tegame largo e abbastanza alto. Non devono soffriggere ma stufare. Aggiungete anche i due filetti di alici.
Infarinate i trancetti di pesce, adagiateli nel tegame sul letto di cipolle e coprite il tutto con la panna e il latte e aggiungete due cucchiai d'olio. Lasciate cuocere a fuoco basso per circa un'ora mescolando delicatamente di tanto in tanto (secondo la ricetta originale non si dovrebbe mai mescolare, ma, a meno che non vogliate tutte le cipolle appiccicate sul fondo, una giratina gliela dovrete pur dare!)
Poco prima di terminare la cottura unite una manciata di prezzemolo tritato: io ho dovuto omettere questo ingrediente, l'avevo finito.. poco male. Il dolce della cipolla e del latte compensano benissimo il sapore del pesce che comunque, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è delicato e non troppo intenso.
Abbinate rigorosamente alla polenta, anche bianca se vi piace, che è tipica veneta. Io l'ho servito con un contorno di radicchio rosso cotto al forno condito con olio, aceto balsamico e sale (accanto alla polenta, s'intende).
Profumo intenso, consistenza cremosa e vellutata, sapore che accarezza il palato: questa ricetta tradizionale veneta è delicata e accarezza proprio tutti i sensi. E sullo stordimento dei sensi è improntato uno dei film più celebri di Luchino Visconti, Senso, ambientato proprio in Veneto. Quasi tutte le scene vennero girate presso Villa Godi Malinverni di Lugo Vicentino,
la prima villa progettata da Andrea Palladio e Villa Piovene Porto
Godi, oltre che a Venezia.
Siamo a Venezia, nel 1866, alla vigilia della battaglia di Custoza. La contessa Livia Serpieri, il cui marito parteggia per l'Austria, si innamora di un giovane ufficiale austriaco. I due sono travolti da una passione intensa e la contessa si dona completamente a Franz: in realtà lui è un opportunista che finge di amarla perché punta ai suoi soldi. Vuole farsi fare un prestito, per pagare un medico che lo esoneri dall'obbligo militare: Livia, ignara e accecata dall'amore, gli dona del denaro che i patrioti italiani le avevano affidato per le
spese di guerra. Franz a questo punto sparisce, ma Livia fa di tutto per trovarlo. L'incontro tra i due è terribile e Livia si accorge con orrore di essere stata usata da un individuo spietato che non l'ha mai amata. Disperata, decide di vendicarsi: ma questo porterà entrambi alla rovina.
Il film all'epoca (1954) fece scalpore perché conteneva delle scene d'amore. E' considerato uno dei capolavori del regista milanese e contiene una ricostruzione storica molto accurata. Nel cast spicca la bellissima Alida Valli, nei panni della contessa Serpieri.
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mercoledì 25 gennaio 2012
One day. La Scozia, il salmone, i tagliolini
One Day è prima di tutto un romanzo di grande successo, scritto da David Nicholls e, poi, in seguito, è diventato questo omonimo film. Anne Hathaway e Jim Sturgess (carino!) sono Emma e Dexter, longtime friends e a lungo amanti mancati, innamorati più o meno ignari che giungono alla piena consapevolezza e realizzazione -seppur fugace- del proprio sentimento solo dopo venti, lunghi, tormentati anni di amicizia, crisi, successi e relazioni sbagliate.
Io non ho letto il libro, ma le recensioni dei giornalisti inglesi che lo hanno fatto sono piuttosto spietate: da estimatori della versione cartacea, esprimevano tutti un certo disappunto per l'appiattimento della figura di Emma, interpretata dalla Hathaway che ha inoltre la colpa di essere americana e di simulare in modo alquanto imbarazzante l'accento inglese (e si sa, gli inglesi sul british accent non perdonano!!).
Potremmo discutere per ore sulle motivazioni che hanno spinto i produttori e il regista a scegliere per questo ruolo la protagonista de Il Diavolo veste Prada invece di una qualsiasi brava coetanea inglese. Tanto più che il suo partner, Jim Sturgess (Dexter), è British fino al midollo (e così la differenza si nota ancora di più). MA, dato che probabilmente guarderete questo film doppiato in italiano e che, pure se lo vedrete in lingua originale non vi indignerete troppo se la Hathaway non parla come la regina Elisabetta, possiamo concentrarci su altro. La trama, per esempio.
Semplificando molto si tratta di una storia d'amore che tarda a sbocciare a causa dell'immaturità dei protagonisti (Dexter in particolare) e delle circostanze avverse... In pratica, a causa della vita.
La narrazione ha un'interessante sviluppo: ci racconta il rapporto di Emma e Dexter lungo venti anni attraverso una sola giornata, il 15 luglio. E' proprio in questo giorno del 1988, infatti, che i due protagonisti si conoscono, durante i festeggiamenti per la laurea all'Università di Edimburgo.
Brilli ed eccitati, finiscono nell'appartamento di Emma: tutto sembra preannunciare una notte di passione, ma all'improvviso la magia svanisce e il fiasco si trasforma in un rapporto di tutt'alta natura, un'amicizia profonda. Emma, tuttavia, ha gli occhi a forma di cuore fin dal giorno uno: è Dexter quello che avrà bisogno di tante donne, successo, droga e fallimenti personali per arrivare a capire che il suo unico vero amore è Emma. Il destino, però, non vorrà proprio saperne di lasciare in pace questi due!
Raccontato così potreste pensare che si tratti di un film molto sdolcinato, ma non è così. Ci sono momenti divertenti alternati ad altri amari e non ci si annoia. L'espediente del 15 luglio consente di portare avanti la storia con un certo ritmo, "tagliando" nella vita dei protagonisti alcuni avvenimenti, che vengono così sottintesi, lasciati intuire o raccontati, evitandoci le parti noiose o troppo complicate da racchiudere in un un paio d'ore di film. Certo, se siete quelli che vogliono l'happy end assoluto potreste rimanere delusi, ma la vita vera è dolceamara, e io preferisco i film che riservano anche qualche pianto. :-)
E adesso, che ricetta ci abbiniamo a questo filmetto? Visto che i nostri due amici si conoscono a Edimburgo, in Scozia, e che i salmoni più buoni vengono da lì, mi passate l'aggancio un po' tirato per i capelli, se vi propongo i tagliolini con il salmone? ;-) Ma con il tocco creamy dell'avocado e del Philadelphia. Un piatto unico perfetto e veloce da preparare: potete mangiarvelo per cena e poi accomodarvi sul divano per gustare One Day.
Tagliolini con salmone e avocado
Per due
160 gr di tagliolini all'uovo
100 gr di salmone affumicato
mezzo avocado maturo
50 gr di philadelphia
1 goccio di latte
1 pezzetto di cipolla
Lavorate il Philadelphia con un goccio di latte fino a formare una crema. Mentre lessate i tagliolini in abbondante acqua salata, soffriggete la cipolla sminuzzata finemente, aggiungete l'avocado tagliato a piccoli dadini e spadellate per un paio di minuti. Unite il salmone affumicato tagliato a pezzetti e il philadelphia in crema. Scolate i tagliolini, spadellate con il sugo e gustate subito la vostra pasta, calda e saporita, con un bicchiere di buon vino bianco! Buon appetito!
mercoledì 2 febbraio 2011
Big Fish... for dinner
Devo mangiare più pesce. Me lo ripeto spesso, ma non lo faccio. Non lo so pulire e non mi fa impazzire, se tralasciamo il sushi, per il quale invece vado matta, e i crostacei, che mangio volentieri al ristorante ma non mi preparo quasi mai. La prova di questa mia scarsa passione per il mondo alimentare marino è che in tutto il blog ho parlato di pesce una volta per dire che mi ero comprata del sushi d'asporto, e un'altra per preparare i molto sani fish&chips.
Oggi voglio fare ammenda con ben due ricette a base di pesce. Sia chiaro, sono basic: lungi da me darvi lezioni su questo fronte. Ma magari qualcuna di voi soffre della mia stessa sindrome e così...
Da abbinare a questo pasto non potevo che "pescare" Big Fish, uno dei film più belli di Tim Burton, con Ewan McGregor e Albert Finney. La storia della vita di un uomo, tanto normale quanto resa straordinaria dai suoi racconti di giganti, streghe, gemelle siamesi, fanciulle bellissime, campi di fiori gialli e città dove il tempo si ferma. Un uomo che mescola realtà e fantasia per rendere tutto più bello, unico e speciale. E se invece ciò che sembra incredibile fosse la verità? Voi cosa scegliete, la fiaba o la realtà?
Strozzapreti al ragù di cernia (dosi per 3 porzioni)
Un pacchetto di pasta fresca formato strozzapreti (non all'uovo, 250 gr)
Un filetto di cernia, circa 300 gr
1 latta di pomodori pelati
1/2 bicchiere di vino bianco secco
cipolla bianca, mezza (se piccola, se no meno)
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
sale
Tagliare a tocchetti il filetto di cernia. Tagliuzzare la cipolla e soffriggerla con l'aglio in poco olio evo. Aggiungere il pesce e il prezzemolo e scottarlo per qualche minuti, sfumarlo con il vino bianco. Aggiungere i pelati tagliati a dadini con il loro sugo, salare e cuocere il sugo per circa 15 minuti a fuoco lento. Nel frattempo lessare gli strozzapreti, scolarli al dente e saltarli in padella nel sugo. Et voilà.
Filetto di salmone al sesamo e aceto balsamico
1 trancio di salmone fresco
aceto balsamico e olio evo
semi di sesamo
bietoline
Marinare il filetto di salmone in un piatto con aceto balsamico e olio extra vergine di oliva per circa un'oretta.
In una padella antiaderente, tostare i semini di sesamo. Una volta pronti, versarli in una ciotola. Passare il filetto nei semini e farli aderire bene su tutti i lati. Scottarlo nella padella aderente, aggiungendo due cucchiai della marinatura. Cuocerlo per 4 -5 minuti per parte. Io l'ho accompagnato a un cuore di bietoline bollite. :)
E dopocena...
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