domenica 19 dicembre 2010

Domenica: Simon's cat e la pasta al forno vegetariana


Oggi pranzo con genitori, sorelle e fidanzato. Come primo ho preparato questa pasta al forno, di cui vi lascio la ricetta.

Pasta al forno vegetariana per 6 persone 
500 gr di pappardelle all'uovo (ma noi le abbiamo avanzate, potete farne anche 400 gr, rendono)
besciamella fatta con un litro di latte e 2 cucchiai di farina (versione light, senza burro!)
2 grosse zucchine
3 carotine
piselli
mezza cipolla
2 sottilette
parmigiano grattugiato

Per prima cosa, preparate le verdure, tagliandole a tocchetti. Mettete a soffriggere la cipolla tagliata fine e aggiungete prima le carote, poi i piselli e infine le zucchine. Lasciate cuocere circa 15 minuti, salate e pepate e se ce l'avete aggiungete anche qualche foglia di basilico. Nel frattempo preparate la versione light della besciamella, con 1 litro di latte parzialmente scremato, 2 cucchiai di farina, sale e noce moscata. Lessate le pappardelle, scolatele al dente e passatele un minuto nella padella delle verdure, per condirle. Aggiungete la besciamella, mescolate e versate in una pirofila. Spolverizzate di abbondante parmigiano grattugiato e, se vi va, un paio di sottilette a pezzetti per facilitare la formazione della "crosticina". 
E per allietarvi la serata, ecco un video fenomenale del gatto più dispettoso del mondo, alle prese con l'Albero di Natale.. sto parlando di Simon's Cat!


Enjoy!


sabato 18 dicembre 2010

Cinericetta di Natale: ancora 5 giorni

Ciao a tutti
ringrazio chi ha già "creato" la sua cinericetta natalizia e ricordo che il termine per postare la propria è mercoledì 22 dicembre a mezzanotte! Così riuscirò a creare il pdf da mandarvi entro la vigilia di Natale. 
Mi raccomando, partecipate numerosi e... passate parola!
Chi vuole saperne di più, trova tutti i dettagli cliccando sul banner qui sotto... :)

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venerdì 17 dicembre 2010

La neve cade sui cedri... canditi. La torta paesana.

Nevica senza sosta, in tutta Italia, da questa mattina. Fiocchi bellissimi, asciutti e piumati, non come quelli di qualche settimana fa, acquosi e inconsistenti. Certo è che con questa situazione metereologica l'ultima cosa di cui ho voglia è uscire. E se come me questa sera avete intenzione di accoccolarvi sul divano di casa, con la copertina e una tisana calda, vi consiglio un film molto intenso, che vidi per caso l'anno scorso, proprio in una fredda sera d'inverno. Si tratta de La neve cade sui cedri, con Ethan Hawke (L'attimo fuggente, Giovani carini e disoccupati...).


Il film è del 1999, si tratta di una piccola perla tratta da un romanzo di David Guterson che mescola elementi del giallo con la storia dimenticata della prigionia e della segregazione razziale di cui furono vittime i giapponesi emigrati in America dopo l'attacco a Pearl Harbour. Fa da sfondo un amore di gioventù, mai dimenticato ma impossibile perchè tra due persone appartenenti a mondi troppo distanti, e la difficoltà di scegliere la cosa giusta, quando quella sbagliata sembra più facile e naturale. 



I cedri, chiaramente, in questo caso sono una bellissima varietà di abete, alberi maestosi e imponenti... ma la parola a me fa irrimediabilmente pensare agli agrumi, e in particolari ai canditi, che mia nonna mette nella sua versione della torta paesana (una tipica ricetta brianzola, ottima).
Siete curiosi di provarla? Eccovi la ricetta, direttamente dalla saggezza della mia nonna. Non avendo gli ingredienti, rimando però la preparazione a tempi migliori (chi esce oggi per fare la spesa???)

Ingredienti per 2 torte da 26 cm
1 litro di latte
500 gr di pane secco
500 gr di amaretti
4 uova + 1 per la superficie
250 gr di uvetta
150 gr di pinoli
2 pacchetti di cacao amaro (da 75 gr)
150 gr di zucchero (o anche 200, a seconda dei gusti)
150 gr di cedro candito
100 grammi di burro

Mettete il pane a pezzi a macerare nel latte tiepido (se il latte non basta, aggiungete acqua bollente, fino a coprire completamente il pane). Ogni tanto mescolate per farlo inzuppare per bene: va lasciato a bagno per almeno 3-4 ore. Quando sarà pronto, scolatelo e passatelo con lo schiacciapatate o con il passaverdure per evitare che rimangano degli "occhielli di pane" nella torta. Sbriciolare finemente gli amaretti e ammollare l'uvetta in acqua tiepida. Unite quindi gli ingredienti al pane: amaretti, cacao, zucchero, l'uvetta strizzata, i pinoli e il cedro a pezzetti) amalgamandoli bene. Imburrate le teglie, versate il composto, livellatelo e copritelo con l'uovo sbattuto che farà la crosticina e qualche pinolo per decorare. Infornate a 180° gradi per circa un’ora. La torta deve essere abbastanza morbida e "umida", ma vale la prova stecchino. Buona merenda!

Becoming Jane. Austen compie 235 anni.. Auguri!


E' tardi -e sono abbastanza distrutta-, ma non posso andare a letto prima di ricordare che il 16 dicembre di 235 anni fa, nel 1775, nasceva Jane Austen, la più celebre scrittrice britannica. Google oggi (ormai ieri) le ha fatto omaggio con un logo dedicato. 
Di film ispirati ai suoi romanzi ce ne sono diversi, anche in più adattamenti (Orgoglio e Pregiudizio, Ragione e Sentimento, Persuasione...), ma questi li posterò con calma, con tanto di abbinamento culinario. 
Per ora la ricordo con il trailer di un carinissimo film con Anne Hathaway, Becoming Jane, che ci racconta un po' della sua (breve) vita e la storia d'amore sfortunata con Tom Lefroy (James McAvoy).  
Auguri Jane!

Anne Hathaway è Jane Austen

mercoledì 15 dicembre 2010

Cinericetta di Natale: un cuore di frolla per Edward mani di forbice


Winona Ryder (Kim) balla nella neve creata da Edward
Avendo lanciato l'iniziativa delle Cinericette di Natale, non posso che postare la mia!
Ogni inverno, precisamente attorno Natale, in tivù passano Edward mani di forbice, uno dei film più poetici di Tim Burton e io non mi stanco mai di guardarlo. Edward (Johnny Deep) è un ragazzo speciale: è nato dal genio di un eccentrico scienziato che, non avendo figli propri, ha deciso di crearne uno su misura. Purtroppo, dopo aver costruito Edwards pezzo per pezzo, con capelli, occhi, bocca, denti e pelle, lo scienziato muore prima di montargli le mani umane, lasciandolo con delle forbici al posto delle dita. Una signora lo trova, abbandonato nel gotico castello di suo padre, e lo accoglie in casa.
I vicini saranno in parte affascinati ma diffidenti nei confronti di Edward. Dopo un iniziale idillio fatto di barbecue, giardinaggio ed estrosi tagli di capelli alle "desperate housewives" del circondario, le forbici di Edward saranno additate come pericolosi strumenti diabolici e il ragazzo costretto a fuggire al castello, dove, scolpendo statue di ghiaccio in onore della bella Kim (Winona Ryder) di cui è innamorato, farà conoscere per la prima volta la neve alla piccola cittadina "wasp" che lo ospitava.
Il film è una favola sulla diversità, sui meravigliosi talenti che può nascondere, sull'amore che non ne tiene conto e sulla paura che invece ci porta a rifiutarla e a spingerla lontano... Un messaggio bellissimo che coincide con lo spirito del Natale!
E la cucina, che c'entra? Molte volte nella storia appare il cibo: a cena, per sottolineare le difficoltà di Edward a mangiare come tutti gli altri, al barbecue con i vicini, dove il ragazzo viene rimpinzato di insalata russa, flan e timballi dalle quarantenni annoiate del quartiere. Ma la scena più bella è un ricordo: un ricordo di quando lo scienziato papà aveva creato con i suoi portentosi macchinari dei biscotti a forma di cuore, avendo proprio in quel momento -forse- l'idea di trasformare un piccolo robot in un figlio in carne e ossa. 
Per questo vi lascio la ricetta di questi semplici Cuori di frolla, ottimi da regalare per le feste natalizie. Ecco il biscotto nel film:


Ingredienti 
200 gr di zucchero a velo
300 gr di burro
3 tuorli d'uovo + 1 uovo intero
500 gr di farina
60 gr di mandorle in polvere
scorza di limone
sale

Lasciar ammorbidire il burro, ma non troppo, deve essere ancora freddo o l'impasto non verrà. Lavorarlo nel robot da cucina insieme a tuorli d'uovo, zucchero a velo, farina, mandorle in polvere, un po' di scorza di limone e un pizzico di sale, per pochissimi minuti (quanto basta per farla solidificare e amalgamare). Se la frolla si sbriciola recuperatela con un po' d'acqua fredda.
Formate una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e riponetela a riposare almeno un paio d'ore. Dopo stendetela con il mattarello creando uno strato spesso circa due centimetri e ritagliate dei cuori con un apposito stampino. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 10 minuti.
Buon Natale!

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giovedì 9 dicembre 2010

A.A.A. Cinericette di Natale cercansi

L'8 dicembre è la giornata in cui tradizionalmente si preparano le decorazioni per il Natale; ma oltre ad aver predisposto  presepi, alberi, candeline, fili argentati, piccole renne e babbi natali, stiamo già pensando a qualcosa di speciale da cucinare e gustare tra feste e cenoni con familiari e amici... e a qualche bel film natalizio con cui ci coccoleremo insieme a loro in una serata nevosa di vacanza, senza preoccupazioni lavorative, immerse nell'atmosfera della più bella festa dell'anno. Allora perchè non condividere una CINERICETTA DI NATALE
Partecipare è semplice. 
Scegliete un film che per voi si lega al Natale e che rivedreste all'infinito; legatelo alla ricetta di un piatto che si in abbina in qualche modo alla pellicola. L'ispirazione è libera: può essere un cibo citato nel film, o un piatto tipico della nazione del film o ancora qualcosa ispirato a un particolare, un personaggio, una situazione. 
Per chi ha un blog: scrivete un post intitolato CINERICETTA DI NATALE e indicate chi vi ha suggerito di partecipare. Chi non ha una pagina web può comunque partecipare commentando questo post!
Avete tempo fino al 22 dicembre. In questo modo entro Natale creerò un piccolo archivio di ricette e film natalizi da condividere con voi (l'idea è creare un pdf che invierò a tutti i partecipanti).
Aderite numerose! 
Ecco il bannerino da riportare sul vostro blog/post! Trovate il codice da copiare qui a fianco.


  

mercoledì 8 dicembre 2010

Ricetta del buonumore... tra pizza e Piccole Donne

Oggi è una giornata pessima dal punto di vista meteo, piovosa, fredda e nebbiosa. Per cui ho deciso di accantonare per un solo giorno il consueto film+ricetta e partecipare all'iniziativa lanciata da Mezzaluna, ovvero descrivere la mia ricetta del buonumore.
Le cose che mi fanno stare bene?
Un luogo
Mare, mare, mare. La semplice vista mi rilassa e mi fa sognare. E poi, ovviamente, il mio rifugio personale, la mia casina!
Un profumo
Il profumo di una torta di mele alla cannella che lievita nel forno caldo.. impagabile. E quello dei gelsomini fioriti, d'estate.
Un cibo o una bevanda
Non sarò molto originale, ma direi la pizza! Alta, bassa, casalinga o di pizzeria, la adoro in ogni modo.
Un suono
Un gatto che fa le fusa.... l'acqua che scorre nella doccia... le onde del mare...
Un film
Impresa ardua sceglierne uno, soprattutto per me che sono sempre alla ricerca di nuovi film da scoprire! Dato che ci avviciniamo a Natale, però, per questo momento pescherò dalla lista di film che si rivedono volentieri durante le feste... e dico Piccole Donne, ma non quello del 1994 con Wynona Rider (che pure mi piacque), ma la versione del 1949, con June Allison (Jo), Elizabeth Taylor (Amy), Janet Leigh (Meg) e Margaret O'Brien (Beth). Se anche voi amate neve, romanticismo e buoni sentimenti, unito al fascino dei vecchi film in bianco e nero, non potete perdervelo.







martedì 7 dicembre 2010

In cucina come le Desperate Housewives: due torte di pere

Questo pomeriggio mi sono sentita una delle Desperate Housewives, per la precisione un incrocio tra Brie Van De Kamp e Susan Mayer: alle prese con fornelli e la volontà che fosse tutto perfetto come la prima, ma un po' pasticciona (dovevate vedere come avevo ridotto la cucina) come la seconda. 
Mi sono infatti dedicata a due torte, una dolce e una salata, e poi ho preparato la cena (pollo al curry+ riso e panna cotta al caffè). 

Torta di pere e mandorle & torta salata di pere e taleggio

Ecco le due torte sorelline, entrambe ancora nella teglia, perché domani verranno trasportate a casa dei miei genitori, ed entrambe a base di pere
La prima è la ricetta della torta di pere e mandorle che ho copiato a Strawberry Blonde, seguendola con dovizia (poiché le ricette tramandate dalle nonne non si discutono!). La trovate qui.
La seconda invece è una torta semi salata... Vi ricordate quel detto "al contadino non far sapere quant'è buono il formaggio con le pere"... Beh, avendo in casa ancora un pezzo del taleggio (inaugurato ieri con il condimento degli gnocchi), che è uno dei formaggi che meglio si sposa con la pera, ho preparato una torta molto facile e veloce, con una base di pasta sfoglia. 

Ingredienti per la torta di pere e taleggio
Pasta sfoglia tonda fresca
2 pere (Abate o Conference)
50 gr di taleggio
50 gr di crescenza
zenzero
Stendete la base in una teglia, bucherellate il fondo, mettete il taleggio e metà della crescenza a pezzettini. Dopo aver sbucciato le pere, tagliatele a fettine sottili e cospargetele con un cucchiaino di polvere di zenzero. Disponetele a raggiera sopra il formaggio, coprite con la crescenza rimasta, abbassate il bordo della pasta e infornate a 180 gradi per circa 40 minuti: sarà pronta quando bordo e crescenza fanno la crosticina. Potete servirla come antipasto... oppure a fine pasto come "alternativa" a formaggio e frutta!
Per i curiosi della serie Desperate Housewife, stiamo parlando di un successo planetario della ABC, arrivato alla settima stagione. Protagoniste Eva Longoria, Teri Hatcher, Felicity Huffman e Marcia Cross, che grazie alle "Casalinghe disperate" hanno visto decollare le loro carriere (in particolare la Longoria e la Huffman). Il centro di tutte le vicende è Wisteria Lane, il quartiere residenziale di una città immaginaria dove le quattro casalinghe vivono, amano, scoprono segreti, combinano guai. Una sorta di mix tra drama, commedia, giallo e soap opera. E voi, a quale housewife siete più simili?

L'ultima serie ha visto l'arrivo di una nuova casalinga, interpretata da Vanessa Williams

lunedì 6 dicembre 2010

Gnocchi di zucca con crema di taleggio e verdure. Da gustare con un classico a piacere

Stasera ho inventato questa ricetta, che in realtà non è difficile né d'avanguardia, semplicemente sono andata a ispirazione. Avevo una zucchetta da circa mezzo chilo e ho pensato di farci degli gnocchi, ma poiché il solito burro e salvia mi annoiava, ho pensato a un sugo di verdura e formaggio. Ecco come preparare questi gnocchi di zucca e patate, con crema di taleggio e verdurine. Le dosi sono per 4 persone.

Per gli gnocchi
500 gr di zucca
3 patate medie
200 gr di farina
1 uovo
sale
noce moscata
Per il sugo
2 zucchine
2 carota
1 cipolla piccola (o metà)
40 gr di taleggio
40 gr di formaggio philadelphia
sale
pepe
1 po' di latte
olio e.v.o.

Cuocete a vapore in pentola a pressione la zucca e le patate (circa 10 minuti dal fischio). Passatele con lo schiacciapatate, aggiungete alla purea sale, noce moscata a piacere, 200 gr di farina setacciata e un tuorlo d'uovo per amalgamare il tutto. Create una palla e poi procedete a stendere sulla spianatoia infarinata (o su un foglio di carta da forno, se non volete sporcare) delle strisce di pasta, che taglierete grossolanamente a quadratini. Nel frattempo: fate un soffritto con la cipolla, grattuggiate alla julienne carote e zucchine e cuocete per dieci minuti; salate, pepate. Frullate con il minipimer metà della verdura insieme al taleggio, il Philadelphia e qualche cucchiaio di latte. Cuocete gli gnocchi un po' alla volta in acqua salata, togliendoli con una schiumarola quando vengono a galla naturalmente. Saltateli con la metà della verdura in padella e poi versateli in una terrina o pirofila. Aggiungete la crema di formaggio e verdure, mescolate et voilà, il gioco è fatto.
Ve li consiglio per una cenetta rilassata, gustandoli insieme a un buon vino rosso e un classico indimenticabile in bianco e nero, come Casablanca... o a una novità assoluta come Nowhere Boy, di cui vi ho parlato ieri. Buon appetito! 

domenica 5 dicembre 2010

Nowhere boy, il giovane Lennon tra chitarre e fish&chips



Venerdì è uscito nelle sale italiane Nowhere Boy (regia di Sam Taylor-Wood), il film che ripercorre l'adolescenza di John Lennon, gli anni prima che, insieme con l'amico Paul McCartney, costituisse i Beatles e si trasformasse in una leggenda. Avvertenza: chi si aspetta un film infarcito di riferimenti musicali o di "dietro le quinte" sulle canzoni, resterà deluso. Chi spera di trovare la prova provata, l'epifania della genialità di Lennon, resterà ugualmente deluso. Nowhere Boy, semmai, sfronda il mito per restituirci, semplicemente, un ragazzo. Un ragazzo che dietro una corazza di sfrontatezza, strafottenza e spregiudicatezza, nasconde un animo fragile e profondamente toccato dalle proprie vicende familiari: dalla morte dello zio George, unica figura simile a un padre che John conosca; da zia Mimi, che vorrebbe educarlo al classico contegno inglese e lotta per lui contro la sorella, ai suoi occhi madre indegna. E da questa madre, Julia, che dopo anni di assenza all'improvviso torna nella vita di John e come un uragano la sconvolge, con entusiasmi esagerati alternati a vortici di tristezza o con il suo ammiccare di fronte agli amici, il suo parlare di sesso e rock'n'roll e le cene improvvisate a base di fish & chips nella carta assorbente. Se vi interessa la storia di un ragazzo "con la fame", che si fa strada attraverso l'adolescenza e arriva ai confini della vita adulta grazie alla musica, allora Nowhere Boy vi piacerà. Nel frattempo, ecco la ricetta per preparare voi stessi i fish & chips della migliore tradizione inglese. 

foto da http://www.londra.at/web/it/londra/
Fish & chips per 4 persone.
800 gr di filetti di merluzzo deliscati
succo di 1 limone
salsa Worchester
1 cucchiaio di senape
1 chilo di patate
Per la pastella: 
200 gr di farina 00,
2 uova,
1 cucchiaio di zucchero,
mezzo cucchiaino di sale,
6 cucchiai di acqua gasata,
6 cucchiai di birra,
6 cucchiai di latte

Il segreto dei fish & chips sta nella particolare pastella, molto corposa. Per prepararla bisogna sbattere i tuorli di uovo con la birra, lo zucchero, il sale, l'acqua e il latte. A questo punto incorporate la farina setacciata, pian piano per non creare grumi: dovrà risultare un composto omogeneo e liscio, che farete riposare mezz'oretta. Alla fine, montate gli albumi e uniteli alla pastella. Marinate i filetti di pesce in una salsa fatta con senape, succo di limone e salsa Worchester. Scolateli e immergeteli nella farina e poi nella pastella. Friggeteli in olio di semi finché non sono dorati. Il pesce va accompagnato a patate fritte tagliate spesse. 

Gossip. L'attore che fa John Lennon si chiama Aaron Johnson, ha 20 anni ed è in questo momento al cinema anche con il film Kick-Ass. Ma soprattutto, sta con la regista Sam Taylor-Wood incontrata sul set di Nowhere Boy, classe 1967; e lei ora è incinta. Mah. Misteri dell'amore (?). Vi invito a vedere la loro foto insieme su IMDB.

venerdì 3 dicembre 2010

Che fine hanno fatto i Morgan? Esperimento (culinario) non riuscito



Avete presente quando lo sformato si sgonfia, la torta non lievita, la maionese impazzisce o la frittata si attacca tutta alla pentola? Guardando "Che fine hanno fatto i Morgan?" proverete più o meno la stessa sensazione: delusione mista ad amarezza per un'occasione mancata. 
Hugh Grant è invecchiatissimo e imbarazzante, con la sua recitazione a mossette, un continuo digrignar di denti cavallini e lo sguardo sempre altrove quando parla diretto a Sara Jessica Parker. Quest'ultima appare sciupata, spogliata delle mise da passerella a cui ci ha abituato in Sex & The City, e anche un po' noiosetta.
Tra i due non c'è la benché minima alchimia e infatti le scene romantiche, così come quelle dei litigi, risultano artefatte. La storia, poi, è una somma di cliché; a partire dalla presentazione della coppia, due-newyorkesi-di-successo-in-crisi-matrimoniale-per-infedeltà-di-lui, che poi si scopre essere causata dall'isterismo di lei, che da tempo cercava di rimanere incinta senza successo.
Per farla breve, i due si stanno separando, ma dopo una cena insieme assistono a un omicidio e vengono spediti nel Wyoming all'interno del programma protezione testimoni dell'FBI. Lì troveranno ad attenderli uno stereotipato paesino rurale dove gli uomini girano vestiti da cow boy, le donne assomigliano a Sarah Palin e tutti passano il tempo tra Bingo e rodei o sparando ai cervi e agli orsi. Se almeno questa trama inconsistente fosse infarcita di battute esilaranti, ci godremmo il film senza tante storie. Invece non si ride mai e il buonismo impera, culminando in un lieto fine che causa il diabete. E nemmeno sul  fronte cibo il film brilla: troviamo solo la scena di una colazione, quando gli ospiti campagnoli preparano alla Parker uova e bacon, ma lei è vegetariana e non mangerà nulla. Peccato.

Chi ben comincia... il mio parere sui film visti tra fine e inzio anno

Il tempo per scrivere dei film che guardo scarseggia sempre, così ho deciso di fare un post riepilogativo dei tioli visti nell'ultimo p...