"How do you trust your feelings when they can just disappear like that?"
..."I think that the only way you can find out...
Is to have those feelings"
"She just seems different, you know like.. I don't know"
"Wait, how different?"
"I don't know, I just got a feeling about her.. Do you know when a song comes on and you gotta dance?"
"Yeah..."
Scrivere di Blue Valentine, opera prima alla regia di Derek Cianfrance, non è cosa semplice. Ancora frastornata dalle sensazioni contrastanti che la pellicola scatena, scandagliando una storia d'amore e disamore con realismo e intensità lontani dai cliché di Hollywood, dovrei forse attendere qualche giorno per guadagnare oggettività. Eppure è raro che un film colpisca tanto da spingere a parlarne subito e non voglio perdere l'ispirazione.
Facendo i miei soliti paragoni culinari (non posso esimermi), posso dire che questo film assomiglia a quei cioccolati fondenti col 90% di cacao, neri, lucidi, invitanti. Lo spettatore è un bambino goloso, abituato a scorpacciate di cioccolata al latte o al gianduia, a gusti come croccanti nocciole, toblerone, o riso soffiato, storie d'amore in cui le note dolci sovrastano tutto il resto. Infilando in bocca un quadratino di questo cioccolato, il bimbo scopre una cosa del tutto diversa, inattesa: il sapore del cacao c'è, ma di dolce è rimasto ben poco. Anzi, sulla sua lingua troneggia un amarognolo pungente, eppure vellutato, che lo disorienta e lo delude, ma al tempo stesso lo porta a cercarne ancora, consapevole di essersi imbattuto in qualcosa di raro e prezioso.
Così vi sentirete dopo aver visto Blue Valentine: provati, svuotati, forse un po' depressi, eppure felici di aver conosciuto un'esperienza cinematografica così intensa.
Dean e Cindy sono una coppia giovane, che vive da qualche parte in Pennsylvania: lei è infermiera, lui fa l'imbianchino. Hanno una bimba che va all'asilo. La loro vita va avanti per inerzia tra insofferenze reciproche, punzecchiature, recriminazioni, incompatibilità di vedute. Quello che un tempo era stato un grande amore, ora è un rapporto che non sa trovare una dimensione nè una direzione.
I loro caratteri sono diversi e lo capiamo soprattutto grazie ai flashback, girati in 16 mm, che ci mostrano i loro primi incontri e lo sbocciare dei loro sentimenti. Le battute che ho riportato sopra rappresentano i loro modi opposti di approcciarsi alla vita: da ragazza Cindy è riflessiva, indecisa, poco determinata, ma intelligente e capace e ha dei sogni per il suo futuro. Dean invece è un ragazzo di fatica, testardo e leale; un moderno romantico, un principe sbruffone di periferia disposto a dare tutto (ma proprio tutto.. vedrete!) per inseguire il suo sogno d'amore.
Ma nel presente Cindy cerca un cambiamento, vuole evolvere, crescere nel lavoro e nei suoi rapporti familiari, e vorrebbe che anche Dean desiderasse di più. Lui invece si è seduto, chiuso nel suo microcosmo familiare composto da Cindy e dalla bimba che adora, rinunciando a ogni ambizione e a ogni stimolo esterno e preferendo le birre. Cindy si sente in gabbia e Dean, pur amandola come il primo giorno, non sta al passo, non la capisce e non sa cosa fare perché lei torni a stare bene con lui.
Se il passato è una miscela esplosiva di fiducia, entusiasmo, passione (anche a letto: s'è molto parlato di una scena di sesso orale abbastanza esplicita) misti a guai e incoscienza, il rapporto presente tra Cindy e Dean vive invece di discussioni, amarezza, piccoli gesti di stizza, crisi sessuali e incomprensioni. Capire il momento in cui si è consumato il tutto è forse impossibile, capire se la loro storia può essere recuperata e ha un futuro... beh, a voi l'ardua sentenza.
A dir poco emozionanti sono le interpretazioni di Ryan Gosling e Michelle Williams e per questo vi consiglio, se potete, la visione del film in lingua originale. La Jen Lindley di Dawson's Creek ne ha fatta di strada e così Gosling (visto in The Notebook-Le pagine della nostra vita- e in Stay, nel labirinto della mente), occhi chiari all'ingiù e mento pronunciato, non bello ma con il classico fascino del ragazzo "sbagliato".
Se deciderete di vedere questo film, consiglio tenere a portata di mano un po' del famoso cioccolato di cui sopra (nei gusti da voi preferiti) per gustare al meglio la visione (e combattere l'amarezza).
Una perla? La chicca scovata da Dean perché diventasse la canzone sua e di Cindy: Penny & The Quarters, You and Me. Praticamente introvabile. Ascoltatela!
PS: Questo post è dedicato alla Carli, che mi ha chiesto di parlare di Ryan Gosling. Lo so, il film non è The Notebook, che ho già visto in passato a spizzichi e bocconi, presto lo riguarderò e poi vediamo... magari con una ricetta! Sicuramente la prova di Gosling in questo film batte le sue precedenti.