Dolci americani: è questo il tema del carinissimo contest di Caia, Usa Sweet Usa. Cheesecake, apple pie, muffins, brownies, cookies, pancakes & co.... potevo forse tirarmi indietro? E così è iniziata la ricerca di un dolce che fosse un americano al 100%, ma abbastanza originale e, perché no, pure sano. Sano un dolce made in Usa, direte voi, quando mai s'è visto? Beh non avete fatto i conti con il Zucchini bread! Cugino del banana bread, è una specie di plumcake speziato che contiene zucchine grattugiate e frutta secca (generalmente si usano noci pecan, ma io le ho sostituite con le mandorle).
Storcete il naso? Non sapete cosa vi perdete! Profumato, delicato, umido e reso piacevole da sgranocchiare grazie alla frutta secca... e poi c'è dentro la verdura, quindi ribadisco la mia teoria dell'altra volta, è sano di principio :-) (ma se leggete gli ingredienti vi accorgerete che lo è per davvero!). Eccovi la ricetta.
My Zucchini Bread
2 uova
50 gr di burro
170 gr di farina
30 gr di farina di mandorle
1 cucchiaino di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
100 gr di zucchero bianco
50 gr di zucchero di canna
1 grattugiata di noce moscata
1/2 cucchiaino di zenzero
1 cucchiaino di cannella
circa 220 gr di zucchine (1 grossa o due piccole)
100 gr di mandorle spezzettate
Come vi ho anticipato, ho sostituito le noci della ricetta originale con le mandorle e una parte della farina (15%) con la farina di mandorle. Grattuggiate la/le zucchina/e e tenetele da parte. Lavorate il burro morbido con lo zucchero bianco e quello di canna fino a formare una crema, unite le uova una alla volta e montate. A parte mescolate la farina, la farina di mandorle, la cannella, la noce moscata, lo zenzero, il lievito e il bicarbonato. Unite tutto alla crema di uova burro e zucchero, mescolate bene. Strizzate le zucchine, unitele al composto. Prendete le mandorle e tritatele grossolanamente, aggiungete e mescolate ancora. Versate in uno stampo da plum cake e infornate a 180 gradi per circa 45 minuti. Il vostro zucchini bread è pronto!
Il contest Usa Sweet Usa |
Non tutti sanno che le zucchine sono originarie del Nord America, come le loro cugine zucche. Come per mais e pomodori, insomma, dobbiamo ringraziare le terre americane, ma furono gli italiani, solo molti anni dopo, che si dedicarono alla coltivazione e all'utilizzo in cucina di questo meraviglioso ortaggio. Tanto che ancora oggi gli americani per chiamarlo usano una storpiatura dell'italiano zucchina : "zucchini", appunto.
Italia e America sono insomma unite nel destino della zucchina, giunta al successo grazie a noi, ma nata nel "Nuovo mondo". Quel Nuovo Mondo che è stato ed è ancora oggi meta prediletta per chi cerca una vita migliore, un posto dove realizzare i propri sogni, una terra promessa dove fare fortuna.
Proprio di quest'avventura, di un viaggio della speranza da un piccolo paese della Sicilia fino a New York, all'inizio del 900, racconta Nuovo Mondo, di Emanuele Crialese, regista che in questi giorni propone al cinema la sua nuova fatica, Terraferma, film ancora una volta dedicato ai temi dell'immigrazione. Protagonista è Salvatore, che, rimasto vedovo in una terra misera e senza prospettive, chiede al cielo un segno per scogliere ogni dubbio e partire verso il nuovo mondo, portando con sè figli e anziana madre. Alcune cartoline di propaganda con i contadini ritratti accanto a polli giganti e verdura enorme lo fanno decidere. Si parte. Il film si svolge in gran parte nel "non luogo", che è la nave che trasporta il carico di disperati verso le speranze della giovane America. Sulla strada di Salvatore ci sarà l'incontro con Charlotte Gainsburgh, dama inglese caduta in disgrazia e decisa ad arrivare in America da donna accasata, che propone a Salvatore di sposarla. Una figura di donna moderna, che mantiene la sua classe e il suo essere eterea anche tra le brandine condivise della terza classe.
Il viaggio si conclude a Ellis Island, dove tutti gli aspiranti "amerigani" sono sottoposti a controlli igienici e valutazioni psicologiche. Saranno abbastanza intelligenti e sani per essere accolti in terra statunitense? Ve lo lascio scoprire...