Avevo un pregiudizio sulla farina di castagne.
Per quanto adori questi frutti d'autunno in versione lessata, caldarroste, glacé e come crema, ho sempre pensato che la loro farina fosse invece un ingrediente ostico, dal retrogusto amarognolo che difficilmente incontrava i gusti della gente. Ora invece l'ho del tutto rivalutata.
Tra le tortine preparate lo scorso lunedì e la mia creazione di ieri, che vi mostrerò tra poco, è scoppiato un amore.
Come Elizabeth Bennet con Mr Darcy, avevo preso un granchio, e sono pronta ad ammetterlo.
D'ora in poi non mi lascerò sfuggire nessuna appetitosa ricettina a base di questo ingrediente. Credo che il prossimo step sarà utilizzarla in qualche preparazione salata, ad esempio delle crepes ripiene ai funghi, o delle tagliatelle rustiche.
E poi veniamo all'orgoglio. Possibile voler fare una crostata con un ripieno di cioccolato e non trovare neanche una ricetta di crema che vi soddisfi? Per me, sì. Ganache? Troppa panna. E poi si può cuocere in forno? Boh. Crema pasticcera? Non adatta! Creme varie scovate sui siti di ricette? Troppo burro! Il ripieno della crostata- brownies di Montersino? ...ma quante uova e burro ci vanno lì dentro? No, no. Alla fine mi sono data, tronfia, a una crema del tutto inventata alla ricotta e devo dire che, fortunatamente, non mi ha abbandonata. Ho portato la torta a una cena tra amici ed è stata spazzolata.
Il ripieno, ricco (e orgoglioso) grazie al sapore deciso del cioccolato fondente e alla consistenza morbida e umida, si sposa con la friabilità della frolla, dall'aroma caldo (sottovalutato) delle castagne. Fatela!
Crostata con frolla alle castagne e crema di cioccolato e ricotta
Per la frolla
150 grammi di farina di castagne
120 grammi di farina 00
30 gr di fecola di patate
150 grammi di zucchero
100 grammi di burro
2 uova
Per la crema
250 grammi di ricotta
150 grammi di cioccolato fondente
20 grammi di burro
80 grammi di zucchero
1 uovo
Montare le uova con lo zucchero (io volevo ridurre il burro e lasciare la frolla morbida quindi ho scelto di mettere le uova intere e non solo i tuorli). In una terrina capiente setacciare le farine, unire il burro tagliato a tocchetti e lavorare con una forchetta, unire le uova montate con lo zucchero e continuare ad amalgamare a mano fino a creare una palla. Mettete in frigo per almeno mezz'ora.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con un pezzetto di burro. Una volta sciolto, unite lo zucchero, la ricotta setacciata e amalgamare con cura. Infine aggiungere un uovo e lavorare la crema con una spatola.
Stendere la frolla, rivestire uno stampo imburrato con due terzi della pasta, versarci la crema e livellare. Aggiungere striscioline di pasta a formare la classica griglia da crostata. Infornare a 180 gradi per 35 minuti circa (prova stecchino sempre valida :-)
Parliamo del film? Orgoglio e Pregiudizio ovviamente non ha bisogno di presentazioni: si tratta del romanzo più celebre di Jane Austen. Elizabeth Bennet è l'eroina austeniana che preferisco: è irruenta, impulsiva, orgogliosa (appunto), piena di vita, entusiasmo, ironia. In un'epoca in cui le famiglie inglesi si danno da fare tra tè, balli e pic nic per combinare il miglior matrimonio per le proprie figlie, Elizabeth osa dire "Soltanto il vero amore potrà condurmi al matrimonio, ragion per cui rimarrò zitella!"
Il suo rapporto con Darcy, gentiluomo apparentemente arrogante ma in realtà molto onesto e riservato, passa, attraverso scandali e malintesi, dal disprezzo all'ammirazione e a quell'amore che fa arrossire le guance.
Nella trasposizione cinematografica, però, si perdono un po' la poesia e gli insegnamenti della Austen a favore di una trama che rimane un po' fine a se stessa.
Se Keira Knightley rende abbastanza bene la ribelle "Lizzie" e la sua energica fame di vita e di giustizia, il suo compare, tale Matthew McFayden, appiattisce la figura (per me mitica) di Mr Darcy. Sarà che fisicamente non ci siamo, con quello sguardo acqueo che trovo privo di fascino ed espressività, ma non mi convince. Il testo è fedele al libro, la ricostruzione storica perfetta: manca solo qualche scintilla in più. Tutto sommato, comunque, un film che non deluderà gli amanti del genere.
Con la crostata partecipo al contest di Dentro la Pentola, Dentro il riccio!
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