Ne Il piccolo diavolo, celeberrima commedia di Benigni del 1988, l'attore toscano impersonava un diavolo scappato dall'aldilà per scoprire il mondo: il diavolo era come un bimbo, rumoroso, ingenuo e pasticcione e scopriva presto una passione viscerale per la zuppa inglese... In questo spezzone del film Benigni-diavolo raggiunge al ristorante Walter Matthau, il prete che lo ha fatto uscire dal corpo della donna in cui si era intrufolato, e chiede al cameriere della zuppa inglese.. peccato che il dolce sia finito e gli ospiti siano interessati più che altro alla vita amorosa del diavoletto (che, ovviamente, fraintende tutto...)
Tornando alla zuppa, conoscete l'origine di questa ricetta? E' tipica dell'Emilia, della Romagna e della Toscana. Si tratta di una rielaborazione rinascimentale ferrarese del trifle, il tipico dolce inglese composto da sponge cake imbevuta di -ai tempi- sherry e poi ricoperta di custard, frutta e panna. Creata alla corte degli Estensi, veniva preparata in onore di ospiti provenienti dall'Inghilterra.
Come bagna la ricetta prevede il celebre liquore Alchermes.
Non so a voi, ma a me l'Alchermes ha sempre fatto un po' impressione. Con quel colore rosso fragola che mi fa pensare al mercurocromo, rimanda a un ingrediente fatto di lettere e numeri, ovvero il colorante E120. E cos'è il colorante E120? E' estratto di cocciniglia. Non sto scherzando: è un colorante estratto dai corpi essicati dalle femmine di insetti della specie Dactylopius coccus. Alchermes deriva infatti da al quermis, nome arabo della cocciniglia.
Non so a voi, ma a me l'Alchermes ha sempre fatto un po' impressione. Con quel colore rosso fragola che mi fa pensare al mercurocromo, rimanda a un ingrediente fatto di lettere e numeri, ovvero il colorante E120. E cos'è il colorante E120? E' estratto di cocciniglia. Non sto scherzando: è un colorante estratto dai corpi essicati dalle femmine di insetti della specie Dactylopius coccus. Alchermes deriva infatti da al quermis, nome arabo della cocciniglia.
E non crediate che lo usino solo nell'Alchermes.
Leggete questo post sul blog di una dottoressa in scienza dell'alimentazione: è contenuto nel Campari, in alcuni salumi, in alcuni hamburger, in molti aperitivi. Magari meglio la cocciniglia di altre cose chimiche, direte voi... però ecco, dato che può causare asma e allergie.. magari meglio senza... no?
Quando ho comprato l'Alchermes per fare la zuppa non ero ancora al corrente di questa amara verità! :-)
D'altra parte, una piccola dose per una volta non potrà far così male e il dolce è veramente delizioso. Io ho realizzato delle zuppe inglesi mini, versione monoporzione, in bicchierini trasparenti. Per questo ho usato dei savoiardi e non ho fatto il pan di spagna (ed evviva la velocità!).
Mini zuppe inglesi
(x 4)
per la crema pasticcera:
500 ml di latte
8 cucchiai di zucchero
6 tuorli (io ho messo solo 3 uova, due tuorli e una intera)
30 grammi di fecola di patate o maizena
1 stecca di vaniglia e/o scorza di limone
+10 grammi di cacao amaro
8 savoiardi
Alchermes
Chocaviar Venchi per guarnire
Preparare la crema con lo stesso procedimento descritto qui per la torta della nonna. Appena fatta, separare un terzo e mescolarla in altra ciotola con il cacao setacciato. Avrete così due ciotole di crema, che dovrete coprire con la pellicola a contatto -per evitare la formazione della pellicina-. Lasciate raffreddare.
Tagliate a metà i savoiardi, versate in un piatto fondo un po' di alchermes e poi cominciate a comporre i bicchierini.
Mettete sul fondo un po' di crema, poi fate uno strato con due metà di savoiardo imbevute nell'alchermes, un altro con crema al cacao, un secondo strato con l'altro savoiardo e ancora un po' di crema normale. Completate guarnendo con un po' di Chocaviar o semplicemente con cioccolato fondente grattugiato.
In versione monodose è un dolcino perfetto per il dopocena!