La nonna ribelle
... quella che ti dà la torta quando tua madre ti ha messo a dieta.. e ti passa i libri di poesia. Come Judy Dench in Chocolat
La nonna che non è la nostra, ma adotteremmo volentieri
...come la dolce e forte Jessica Tandy in Pomodori Verdi Fritti.
La nonna veggente e un po' magica
... come Meryl Streep- Clara ne La casa degli Spiriti
La nonna aristocratica dal cuore tenero
...come quella della granduchessa Anastasia
La nonnna lontana...
...che non vediamo da tempo e di cui ci contendiamo le attenzioni, come Shirley Mc Laine in In Her Shoes
Avete riconosciuto la vostra "nonna"?
A qualsiasi categoria appartengano le vostre nonne
vere, sono speciali, come la torta a loro dedicata. Una delizia! Beh una torta che si chiama
"della nonna" non può che essere un concentrato di
bontà, profumi, coccole e abbracci, giusto?
Ma basta chiacchiere, ecco la ricetta, "ricavata" con complicate formule e algoritmi dalle versioni dei pasticceri più pasticceri che non si può... sto parlando di
Maurizio Santin e Luca Montersino, da cui ho saccheggiato rispettivamente la ricetta per la frolla e la crema pasticcera (anche se quest'ultima con diverse immancabili aggiustatine)
Torta della nonna
Per la frolla di Maurizio Santin
500 grammi di farina
250 grammi di burro morbido
140 grammi di zucchero a velo
3 tuorli
1 uovo intero
scorza di limone
1 pizzico di sale
Per la crema pasticcera
500 gr di latte (ricetta originale: 320 gr di latte, 160 gr di panna)
3 tuorli e 1 uovo intero (ricetta originale: 6 tuorli)
160 grammi di zucchero (ricetta originale: 240 grammi)
30 grammi di fecola di patate
scorza di limone
Per guarnire: 50 gr di pinoli
zucchero a velo qb
Per la frolla ho usato il metodo sablé, usando il mio fantastico recente acquisto (Kitchen Aid) che sto imparando a utilizzare. Per la pizza e la frolla è veramente una manna!
Mescolate il burro leggermente ammorbito e tagliato a tocchetti con la farina, usando la frusta a k a velocità 2 e poi quattro per poco più di un minuto, fino ad ottenere un impasto farinoso.
A questo punto unite lo zucchero, poi i tuorli d'uovo uno alla volta e infine l'uovo intero e la buccia di mezzo limone grattugiato (l'altra metà la userete per la crema). Non appena l'impasto si rapprenderà attorno alla frusta con una consistenza compatta, spegnete il robot, create una palla, avvolgete nella pellicola e mettete in frigo a riposare. Nel frattempo potete passare a preparare la crema.
NB: con queste dosi vi avanzerà un po' di pasta.. ottima per fare deliziosi biscottini, magari guarniti con i pinoli.
Per la crema, una premessa. Ho preso come base la ricetta di Montersino per la crema cotta; a quanto dice il nostro Luca, per reggere bene la cottura in forno la crema dev'essere più dolce e più grassa di quella preparata per farcire bignè o guarnire dolci etc.
Tuttavia, io non avevo in casa la panna come prevedeva questa versione perciò mi sono limitata ad aumentare lo zucchero rispetto alla ricetta base e a usare fecola al posto di maizena, in dose leggermente inferiore, come suggerisce il pasticcere. La crema così era già parecchio dolce, credo che seguendo le dosi da lui consigliate per i miei gusti diventerebbe nauseante, a meno di contrapporla a un impasto poco dolce, cosa che la frolla non è assolutamente!
Altro capitolo, le uova: non ce l'ho proprio fatta a metterci dentro 6 tuorli... mi sono limitata a quattro. Ed era gialla quanto basta e buona buona. Quindi, fidatevi, 4 bastano (ho provato a farla anche con due, ma devo dire che il sapore un po' ne risente)
Nella planetaria, montate i tuorli con lo zucchero con l'apposita frusta per due minuti (velocità 4). Aggiungete la fecola e lasciate montare ancora un paio di minuti. Nel frattempo mettete il latte sul fuoco in una pentola antiaderente. Non appena il latte avrà raggiunto il bollore spegnete la fiamma e versate a filo due terzi del latte nel composto di uova e zucchero. Azionate di nuovo la frusta per amalgamare il tutto al meglio e poi versate il composto nella pentola con il latte rimanente, mescolando sempre con una frusta. Accendete di nuovo il fuoco, non appena la crema accennerà il bollore, spegnete, versate in una terrina e coprite con una pellicola trasparente a contatto per non formare la pellicina. Lasciate raffreddare mentre attendete la frolla.
Stendete due terzi della frolla sulla spianatoia servendovi di un mattarello. La frolla dev'essere spessa circa 4-5 millimetri. Una volta stesa, arrotolatela sul mattarello e srotolatela disponendola in una tortiera imburrata. Fate aderire bene ai bordi e togliete la pasta in eccesso con le forbici. Bucherellate il fondo con una forchetta, riempite di crema pasticcera, ripetete l'operazione con il restante terzo della frolla, chiudete bene sul bordo ripiegandolo e lavoratelo con i rebbi della forchetta. bucherellate anche la superficie, cospargente di pinoli e infornate a 180 gradi per 45 minuti.
Una volta fredda cospargete la superficie di zucchero a velo.
Mangiatela a temperatura ambiente, assaporando il profumo del limone, la consistenza della crema, la friabilità burrosa della frolla (questa ricetta di Santin è davvero impeccabile, provatela!) e il tocco rustico dei pinoli. Pensate all'abbraccio della nonna e lasciatevi coccolare!
PS: va conservata in frigo
Notte a tutti