martedì 10 luglio 2012

Di cheeseburger, shopping, camerini... e ciccia

Avete presente il film in cui Jack Black si innamora di Gwyneth Paltrow e la vede bellissima e magra perché accecato dalla sua bellezza interiore, mentre in realtà lei è una ragazza obesaSi chiamava Amore a prima svista.

La locandina di Amore a prima svista
Ovviamente quest'allucinazione è dovuta a una specie di sortilegio per far rinsavire il giovane Hal, superficialotto in cerca di avventure con donne di grande bellezza, che snobba le bruttine prendendole in giro senza pietà.
Beh ieri sono andata a fare un giro per saldi e mi sono sentita come Gwyneth. Non quella vera, bensì la versione imbottita e sovrappeso di questo film!
Mi dovete spiegare perché i camerini dei negozi, oltre a essere delle saune, sembrano appositamente creati e progettati per sottolineare i difetti con:
- cabine della dimensione di una casetta dei Puffi, che ti costringono a osservare la tua figura a un centimetro di distanza. 
- specchi deformanti (o quantomeno non snellenti come li vorrei io) che sembrano allargare le mie già non secchissime coscette e mi fanno sembrare la moglie di uno hobbit
- luci al neon sparatissime e fredde, in grado di evidenziare con microscopica dovizia i singoli adipociti dei cuscinetti di cellulite che mi adornano i fianchi, nonché la ciccina sotto le braccia e/o le occhiaie.

Ops... mi sa che ho messo su un paio d'etti

...Ma cari negozianti, se mi vedo un cesso non ci perdete voi, considerato che non acquisto più nulla?
Appena uscita da uno di questi posti, depressa, andrò a spendere i miei soldi in Feltrinelli, dove non avrò problemi di taglie o modelli, perché i libri stanno bene a tutti.
E dopo aver comprato un tomo che spiega come i canoni di bellezza cambino nel corso dei secoli e delle culture (che mi consolerà con immagini di panciute donne botticelliane, signorine mozzarellose dipinte da Renoir e persino giunoniche Miss Italia del dopoguerra), mi verrà probabilmente l'impulso di fermarmi in gelateria e spendere i miei soldi in un cono cioccolato e pistacchio, in pieno mood la-situazione-è-irrimediabile-quindi-tanto-vale-godersi-un-gelato.

camerini così larghi e luminosi non li ho mai frequentati

Questo ovviamente non risolverà i miei problemi di guardaroba. Mi dedicherò quindi a consultare ossessivamente siti di e-shopping, nella vana speranza che, comprando un vestito visto addosso a una modella e risparmiandomi il pietoso passaggio nei camerini, non vivrò alcuna dissonanza cognitiva tra l'immagine ideale di me con indosso il vestito che mi piace e l'immagine che invece riflette lo specchio.
Probabilmente l'esperienza sarà solo rimandata al momento in cui scarterò il pacchetto e proverò l'acquisto davanti allo specchio nell'anta del mio armadio. 
C'è anche da dire che almeno non sarò in un cunicolo di 1mx1m e opterò per una luce soffusa, più indulgente sui rotolini e sulla cellulite. E poi potrò abbinare il vestito a un paio di scarpe adatto, quelle decolettes vertiginose che non metto mai, ma che mi fanno la caviglia quasi sottile, concedendomi +2 punti nell'ottovolante dell'autostima.

In I love shopping Isla Fisher era Rebecca, malata di shopping
Se conoscete negozi che propongono abiti carini e non troppo dispendiosi, adatti a una trentenne (per intenderci niente Bershka o Pimkie) e privi di camerini diabolici, sarò felice di testarli nell'afa di quest'estate milanese. :-)
Per il momento proseguo nel filone junkie con la cena più calorica cucinata ultimamente: per ricordarci le cose che non si dovrebbero mangiare quando si vuole avere un bell'aspetto nei camerini :). Qualche settimana fa il mio fidanzato aveva voglia di hamburger: che facciamo usciamo? Ma quel posto è troppo fighetto, l'altro è troppo lontano... sai che c'è? ce li cuciniamo noi...


Cheeseburger 
(per 4 persone)
400 grammi di carne trita scelta di manzo (o vitellone)
pan grattato qb
1 uovo
sale & pepe
4 panini da hamburger
4 sottilette 
1 cipolla
1 pomodoro
4 foglie di lattuga

Preparate gli hamburger: in una terrina impastate la carne con un po' di pangrattato, sale, pepe e un uovo sbattuto per amalgamare e legare meglio gli elementi. Create 4 polpette della dimensione del vostro palmo, schiacciatele leggermente e tenetele da parte. Grigliate leggermente l'interno dei panini, tagliati a metà. Una volta pronto il pane, usate la griglia calda per cuocere la carne.
Nel frattempo tagliate a rondelle il pomodoro e la cipolla. Quando la carne sarà cotta componete il panino: pane, lattuga, carne, sottiletta, fetta di pomodoro, cipolla (se vi piace), eventuali salse, pane.
Se volete potete accompagnare con onion rings e patatine (rigorosamente fritte) e ovviamente le salse di rito: ketchum, majo, senape. Che bomba!

lunedì 9 luglio 2012

Young Adult: Charlize intrappolata nell'adolescenza, tra scotch e junk food



In Young Adult Charlize Theron interpreta Mavis Gary, autrice di una collana di libri per adolescenti (young adult, appunto) un tempo di grande successo ma ora snobbati per altre novità, che torna nel paese natale con l'assurda idea di riprendersi l'ex fidanzato, ora felicemente sposato e neopapà.
Può sembrare azzardato accostare i concetti di fallimento, solitudine e irrequietezza al volto oggettivamente bellissimo e alla figura perfetta di Charlize. Ma è proprio su questa contrapposizione che Jason Reitman (Thank you for Smoking, Juno, Up in the Air) gioca, mostrandoci quanto possa essere miserabile la vita di chi un tempo era popolare e vincente e oggi, incapace di maturare, si è ridotto una persona cinica, anaffettiva e presuntuosa che rifiuta di guardarsi dentro. 
Con l'inizio del film ci tuffiamo nella casa di Mavis Gary e subito nuotiamo in un mare di disagio: cosa ci fa una donna stupenda in questo appartamento-dormitorio che sembra una discarica? Perché non si veste e ha il mascara colato attorno agli occhi? Sembra una principessa trasandata: snobba l'editor che la chiama ricordandole la scadenza per il suo scritto, tratta con sufficienza persino il suo volpino. Una mail del suo ex fidanzato, però, la fa scattare: sposato da poco, è ora diventato papà e festeggia l'arrivo della sua figlioletta.



Mavis decide che tornerà a Mercury, il paese natale dove era stata reginetta del liceo ammirata da tutti, per riconquistare Buddy e liberarlo dalla vita da incubo che fa con moglie e figlia. Perché in realtà loro sono fatti per stare insieme. 
A ostacolare questo piano folle troverà un ex compagno di liceo, Matt, reso storpio ai tempi della scuola da un episodio di bullismo subìto. Una strana accoppiata, considerato che Mavis quando lo incontra al pub lo riconosce a stento, ma che funziona. Nerd e solitario a sua volta, Matt è arrabbiato con la vita per la sua menomazione e diventerà suo malgrado confidente e compare di sventura di Mavis. Che, tra una bevuta e l'altra, perseguirà senza autocritica il suo scopo privo di senso. 


Patton Oswalt è Matt, il "nerd" che diventa amico di Mavis
Buddy (il belloccio Patrick Wilson), infatti, sembra contento di rivederla e sua moglie (interpretata da Elizabeth Reaser, qui con pettinatura improponibile) finge di non prendersela per le continue frecciate e l'invadenza che rasenta il ridicolo di Mavis. La quale, quando l'illusione scoppierà davanti a lei come una bolla di sapone, oscillerà per un istante, sembrando finalmente in grado di fare autocritica. Ma si tratterà solo di una parentesi, perché Mavis è simile alle adolescenti delle storie che scrive, più ragazzina che donna.
"Non sei cambiata" le dice Buddy e all'inizio sembra un complimento alla sua bellezza, ma è tutto il contrario.

Patrick Wilson (Buddy) e Charlize Theron

Grazie alla bravura "diabolica" della sceneggiatrice Diablo Cody (autrice già di Juno), Reitman racconta questa piccola storia quasi surreale in modo credibile, misurato. Si sorride, vedendo Mavis che sfida la receptionist dell'hotel e nega di avere un cane in borsa (mentre quest'ultimo rantola da dentro la valigia) o che si sveglia riversa sul letto dopo l'ennesima sbronza. Ma è un sorriso amaro, che lascia presto spazio alla domanda sullo stato mentale di questa donna, poco amabile come raramente accade per le protagoniste, e una curiosità incessante per cosa succederà dopo.



Questa pellicola, una visione leggera ma affatto banale che vi consiglio, vive di piccoli dettagli che ci regalano sfaccettature caratteriali rare in un film che, tutto sommato, possiamo definire commedia (seppur agrodolce): il modo in cui Mavis si strappa i capelli, uno a uno, quando è nervosa, la sua colazione a base di Coca light, il disordine, il volpino dimenticato e poi strozzato di abbracci. Litri di scotch trangugiato a gran sorsi, digiuni alternati a pasti decisamente poco salutari. Charlize Theron dà -ancora- una buona prova: vi piaccia o no, è perfetta.

Mavis compra il gelato per cena
Mavis ci mostra come potremmo diventare (mentalmente, non fisicamente, putroppo :)) se lasciassimo che i momenti di noia, pigrizia e noncuranza diventassero per noi la regola, soprattutto se viviamo da soli. Casa in disordine, vestiti sdruciti e lerci, cene con barattolini di gelato Ben&Jerry's o vassoi stracolmi di pollo fritto e patatine di KFC.
E siccome non ho il metabolismo di Mavis, beh, vi assicuro che è meglio se mi limito a una bella insalata greca!
Ogni tanto però, chi lo nega, si ha voglia di una serata così. Un film in tv, il ventilatore che va, come cena un po' di frutta e gelato. Ebbene sì, stasera per me è andata così. Ma le tentazioni junk quando si prospetta una cena home-alone sono tantissime...

1) La pizza del fornaio e/o pizzaiolo al trancio dietro casa, ufficialmente ribattezzato l'Untone. questa è proprio la pizza del posto sotto casa a cui mi riferisco. Pizzeria alla Fontana, via Thaon di Revel 28, un posto bello rustico e soprattutto gozzo...
Foto presa da Foursquare

2) Un kebab degli amici turchi o magari quello con naan cheese bread degli indianoni



3) Il menu pollo + riso + verdure degli indianoni



4) Il barattolino di gelato. Hagen Daaz, Ben&Jerry's o Carte d'Or preferibilmente



5) Mac Donald's



6) Cingiappo più cin-che-giappo da asporto




7) Biscotti a gogò

questi sono i miei :-)


8) Patatine del sacchetto e birra o coca cola

e mmobbasta se no ingrasso solo a elencare!
E voi? 
Qual è il junk food (o comfort food) a cui ricorrete quando siete soli-pigri-depressi o semplicemente vogliosi di schifezze???

sabato 7 luglio 2012

Starfood. Tom & Katie, fine del sogno. O dell'incubo?

Oggi facciamo un po' di gossip. Massì, dai, una volta ogni tanto! Non capitano tutti i giorni notizie come quella del divorzio imminente tra Tom e KatieEh già, la favola TomKat si è infranta. Game over.
Joey Potter ha staccato dalla parete il poster di Maverick, una volta per tutte. 


Ah ah Tom, sapessi che sorpresina ti sto preparando...

People, la fonte suprema e più accreditata del pettegolezzo statunitense, ha preso la faccenda molto sul serio e dedica una decina di articoli al giorno alla separazione più chiacchierata dell'anno. Perez Hilton si butta in dietrologie e interviste a misteriosi "witness" vicino ai due divi. Si parla già di un nuovo appartamento comprato da Katie a New York per lei e la figlia Suri, di barbecue in famiglia Holmes con i nonni per festeggiare il 4 luglio nella tranquillità della famiglia, di team di avvocati rinomati pronti a scontrarsi nell'arena per l'affidamento di Sciuri sciuri, ops, pardon, Suri (anche se le ultime news parlano di un tentativo di accordo). Twitter li ha già massacrati seppellendo la questione sotto tonnellate di cinismo.
Insomma i tempi in cui Cruise faceva roteare Katie sui red carpet, per darle baci con casché, o saltava sul divano di Oprah Winfreyin preda a una gioia tanto esibita quanto fastidiosa data dall'amore per la bambolina con gli occhi all'ingiù e le fossette nelle guance, sembrano proprio finiti. 


T: Sono troppo felice....
O: ah, ah, carrrino.. scendi dal mio divano, imbecille!
Slurp! Visto come li mandiamo in estasi, Kat??


Ma cos'è andato storto tra questi due? 
L'idea diffusa - e cinica- è che, beh, c'era da aspettarselo
Al di là dei sempreverdi classici differenza d'età (Tom ha 16 anni più di Katie) - differenza di altezza (oh, alla lunga un armadio pieno di scarpe basse può portare all'esaurimento, soprattutto se frequenti i red carpet di mezzo mondo), le teorie più accreditate parlano di:
- Deriva Scientology di Cruise, che avrebbe reso Katie, cattolica, insofferente e sempre più preoccupata per i metodi educativi imposti alla figlia Suri. Inoltre Katie ha raccontato ad alcuni amici di essersi accorta di essere pedinata da alcuni uomini della chiesa di cui Tom è fervente adepto. Sarà vero o la brava Katie è vittima di manie di persecuzione tipo la nostrana Sara Tommasi?
- Deriva "control freak" di Cruise: Katie non si sentirebbe libera di fare le proprie scelte professionali, il caro Tom avrebbe la tendenza a scegliere per lei i copioni e i film da fare e quelli che manco pe' nniente. Pare che Tom abbia proibito a Katie di prendere in considerazione il sequel di Dawson's Creek (tra l'altro.. COME HA OSATO?) che le era stato offerto. Evidentemente però gli è sembrata una buona idea spingere Katie verso una slavata imitazione di Jackie Kennedy nel telefilm glam-politic più palloso degli ultimi anni (sto parlando de I Kennedy).


Che ppalle.. pensare che potevo divertirmi a
tirare scemi James Van der Beek e Joshua Jackson


In questi anni i pettegolezzi non li hanno mai risparmiati: lui si era rimbambito (e questo in realtà si dice sin dai tempi in cui s'è mollato con Nicole), alla nascita di Suri diceva che avrebbe mangiato la placenta (sembra scherzasse, ma l'ha detto), la loro bambina appena nata era mostruosa (questa in realtà è una mia considerazione :-)), erano due genitori degeneri perché a tre anni le lasciavano mettere le scarpe con i tacchetti (tipo qua), Katie si era fissata con la linea, seguiva i consigli dimagranti dell'amica Victoria Beckham e aveva un eating disorder.... E pensare che un tempo dichiarava che i suoi cibi preferiti erano onion rings, hamburger vegetariani, popcorn e cookies. 



Si vocifera che persino l'inizio della loro unione non sia stato così spontaneo e incredibile come racconta Tom. Rumor has it che  lui, vedendo l'inizio del suo declino fisico, a 45 anni stesse cercando una donna giovane che gli desse nuova vitalità e, dato che stiamo parlando di Tom Cruise e non di mio zio, non puntava a una qualsiasi ma scandagliava con interesse lo show business cinematografico per "intervistare" giovani star e trovarne una che rispondesse alla caratteristiche ideali della futura signora Cruise. Pare che la prima scelta fosse tale Sofia Vergara, fuggita poi a gambe levate a causa della onnipresenza di Scientology nella vita di CruiseInsomma Katie sarebbe la vincitrice di una specie di provino infinito messo in pratica da Tom negli anni che hanno preceduto la loro unione. Dopotutto se hai intenzione di accasarti per la terza volta, vuoi andare sul sicuro.
Ma Tom non ha fatto i conti con la semplice e banale verità che una giovane donna, come ha detto la Holmes stessa in una recente invervista, tra i 25 anni e i 35 cambia, matura e prende molta consapevolezza di sé e di ciò che veramente vuole. Soprattutto quando ha la fama e i mezzi per realizzare praticamente qualsiasi progetto le passi per la testa. E soprattutto quando non vuole rinnegare le sue origini cattoliche per Scientology.
Su questo articolo di MarieClaire scritto molto bene l'autrice sostiene che Katie s'è presa il suo idolo giovanile e si sa, gli idoli è meglio lasciarli sul maxischermo di una sala cinematografica che renderli umani e terreni, perché quando scendono sono peggio dei comuni mortali.
Eppure mettetevi nei panni di Katie. 
Questa si è sposata l'attore che le piaceva fin da quando era una preadolescente imbronciata che sognava il primo bacio!! Voi non avreste fatto carte false per incontrare il vostro idolo di sempre? Non sareste impazzite all'idea di piacergli a vostra volta? Non avreste perso la trebisonda se si fosse rivelato minimamente simpatico e cortese, confermando l'idea di lui che vi eravate costruite nella vostra mente? E soprattutto, lo avreste respinto se si fosse inginocchiato a chiedere la vostra mano regalandovi tra l'altro un brillocco di millemila carati e prospettandovi una vita di agi e ricchezza?


semo i più bbelli


Io penso che ci avrei voluto credere. E insomma, anche Katie avrà voluto crederci. In fondo le conveniva forse fare diversamente? Ricordiamoci che "amore amore, siamo anime gemelle", ma sti due alla fine hanno firmato un contratto prematrimoniale, comunque, che prevedeva soldi a Katie per ogni anno di unione o roba simile. 
Sono curiosa di vedere le prossime mosse dei due: preparatevi, perché ne vedremo delle belle.
E poi io di Scientology non so niente, ma mi capita di passare davanti a una delle loro chiese qui a Milano (sì sì, anche qui esiste! la prima volta che l'ho vista non ci credevo) e solo a vedere i libri di Ron Hubbard esposti in vetrina, certe illustrazioni con fasci di luce nel cielo e ruscelli che scorrono e la gente di ogni età che si avvicenda al bancone dell'accoglienza, mi parte un brivido lungo la schiena. Sarà che sono naturalmente restia, per carattere, a ogni tipo di associazionismo, a maggior ragione se di stampo ideologico-religioso.
Non ci è dato di sapere se Tom Cruise sia veramente un pazzo e se Katie lo segua a ruota: però la rottura di quest'unione un po' mi delude, perché sembra l'ulteriore prova che il principe azzurro proprio non esiste.
Il fantasma di Joey ha risvegliato Katie. Io immagino la scena della separazione come un episodio preciso di Dawson's Creek; mi piace pensare che Katie abbia detto a Tom quello che la saggia, pedante e un po' indecisa Joey Potter disse al suo amato Dawson nella seconda serie, dopo aver coronato il suo sogno di mettersi con lui.

J: Per tanto tempo non ho saputo pensare ad altro... Tu eri in tutti i miei sogni...
D. Non è più così?

....ehm...
J. Ora stiamo insieme e sento come se non avessi niente oltre i sogni. Voglio dire che tu hai così chiaro quello che sarà il tuo futuro, sai esattamente quello che farai, quale sarà il tuo compito e io so a malapena chi sono, cosa riuscirò a fare, come riuscirò a cavarmela.. e questo devo prima e poi saperlo... devo anch'io costruire il mio progetto.
D. Lo faremo insieme!
J: Tu potresti non esserci, Dawson. 

Ma come non esserci ?!?
J. ...E' una cosa che riguarda me e nessun altro. Tu mi hai aiutato a capire, davvero, ma... il mio futuro devo costruirmelo da sola. Questa è forse l'unica cosa al mondo che tu non puoi fare per me..
D. Cosa stai dicendo? Joey.. io ti amo!
J. Anch'io ti amo
D. Aspetta, non possiamo finire in questo modo! non possiamo dirci ti amo e poi finire tutto
J. Devo andare Dawson... Buonanotte.

Potete vederlo voi stessi nel video, dal minuto 5:50




A questo punto aspetto le prossime mosse nella carriera di Katie. Vedremo se farà il salto di qualità, come già fu per Nicole Kidman, o se tra qualche anno la ricorderemo solo per essere stata prima Joey Potter e poi la moglie esasperata di Tom Cruise. Il cui successo, tra parentesi, rimane per me un mistero della fede. Amen (o qualsiasi cosa dicano in Scientology....)

giovedì 5 luglio 2012

Una colazione alternativa: tutti i pazzi per i pancakes!

Oggi vi propongo la ricetta per una colazione made in Usa: i pancakes!
Non sono deliziosi questi incroci tra fritelle e crepes, da gustare rigorosamente inondati di sciroppo d'acero canadese? La ricetta proviene dal blog di Caia, che seguo sempre perché propone favolosi dolci presentanti in modo semplice e chiaro. Insomma niente fronzoli e tanta sostanza. 
Il procedimento di questa creatura ibrida ideale per la colazione o, come va di moda ultimamente, per il bruch è molto semplice. Io ho dimezzato le quantità proposte da lei perché eravamo solo in due. Caia indica le sue dosi come sufficienti per una ventina di pancake, io probabilmente li ho fatti più grandi dei suoi perché con metà dose me ne sono venuti sei (e non dieci).




Pancakes
(per 2 persone)

100 gr farina
1 cucchiaio e 1/2 di zucchero
1 cucchiaino di lievito
pizzico di sale
130 gr latte
1 cucchiaio di burro
1 uovo
1/2 bustina di vanillina (Caia usa estratto di vaniglia)

Mescolare gli ingredienti solidi in una scodella, i liquidi in un'altra (burro fuso, latte, uovo sbattuto). Unire i liquidi ai solidi e lavorare l'impasto finché non sarà liscio e omogeneo.
Scaldare una padella antiaderente, preferibilmente unta di burro e iniziare a produrre pancake: versare due cucchiaiate di pastella, attendere finché non si saranno formate delle bollicine, girare il pancake e ultimare la cottura dall'altro lato. Appena pronti impilateli uno sull'altro per mantenerli caldi.
Irrorate a piacere di sciroppo d'acero o, se siete senza e non avete tempo di andare da Esselunga a spendere la bellezza di 7 euro per una bottiglietta di maple syrup, potete provare con marmellata o miele (anche se forse la consistenza di quest'ultimo non è l'ideale). Un caffè lungo, una spremuta d'arancia e il vostro American brunch è fatto!



I pancakes sono stati più di una volta protagonisti anche al cinema e nei cartoni animati.
In Io e zio Buck il superciccio John Candy era lo zio scapolo e strampalato che accudiva tre fratelli durante una vacanza dei genitori: e chi non vorrebbe una colazione come questa per il giorno del suo compleanno??




Il giovane artista Baquiat in questa scena non arriva a mangiare i suoi pancakes: viene cacciato prima dal proprietario del bar perché dedito al ritratto della sua cameriera con un cucchiaio e... sciroppo d'acero!




Come il collega Homer Simpson, ghiotto di queste frittelline come di donuts e di tanto altro, anche Peter Griffin ha una predilezione particolare per la colazione a base di pancakes impilati... con tanto, tanto sciroppo d'acero!


Ora tocca a voi: non dovete neanche accendere il forno! 

lunedì 25 giugno 2012

Emma Stone, la fidanzata di Spiderman mangia red velvet e fa Pilates

E' la cover girl del momento negli Stati Uniti. Revlon l'ha voluta come nuova testimonial e dopo aver raggiunto la fama con Crazy Stupid Love (dove convertiva alla monogamia un playboy scolpito e modaiolo come Ryan Gosling) e l'impegnato The Help, oggi sta girando il mondo per un tour promozionale del reboot dell'Uomo Ragno, The Amazing Spider Man, assieme al protagonista Andrew Garfield (che pare sia diventato suo compagno non solo al cinema ma anche nella vita).
Ovviamente sto parlando di Emma StoneLa ventitreenne che tutti -riviste, siti, donne, uomini- definiscono bellissima e talentuosa. Originariamente rossa di capelli, lentiggini, occhi chiari, Emma è una maga delle trasformazioni. Eccola qui, in versione naturale durante il red carpet degli Oscar che avevo già postato a febbraio, con un abito meraviglioso.



Qui la vedete con Garfield durante la visita romana e in un'immagine del film, bionda per esigenze di copione: interpreta infatti il primo amore di Peter Parker, una scienziata di nome Gwen.








Qui sotto invece ha subito una trasformazione in femme fatale "gotica", infilata in un abito Gucci, sul red carpet della premiere del film a Parigi. Irriconoscibile!

foto da Refinery29

Personalmente trovo i suoi lineamenti fini e delicati ma al tempo stesso un po' inquietanti, quegli occhi distanti e all'insù mi fanno pensare alla "fidanzatina" di Bart Simpson, la terribile Jessica Lovejoy: a parte i capelli, trovo la faccia e l'espressione davvero IDENTICHE (guardate GLI OCCHI)!


Dopo questa digressione simpsoniana da cui non potevo esimermi, dico che ho trovato la Stone un po' piatta nel ruolo di Skeeter in The Help, dove mi aspettavo invece una gran prova di talento. Non era male in altre commedie, ma devo dire che roba come SuperBad o Crazy Stupid Love non sono un benchmark sufficiente a giudicare le vere doti di un'attrice. 
Devo dire però ce dalle poche interviste che ho letto/ascoltato, sembra una ragazza simpatica e che non se la tira. Il suo rapporto con il cibo? Lo adora, ovviamente, e va pazza per i burritos e tutto ciò che è messicano. Partendo dal fatto che è magra come un chiodo per dono di natura (eeehhh....), sostiene di non essere in grado di stare a dieta. 
"Sarei pazza a dire che non penso mai alla linea", ha dichiarato a Glamour US, "ma non riesco a sentirmi troppo in colpa. Decisamente non sono restrittiva. Sei un essere umano che vive una volta sola e la vita è meravigliosa, allora mangiati quel dannato red velvet cupcake!"



Per sostenere le riprese acrobatiche di Spiderman insomma niente diete drastiche, quindi, ma alimentazione sana e un sacco di pilates, arrampicate e ginnastica. Ovviamente con un bel personal trainer (te pareva).
Apro una piccola parentesi sui red velvet da lei citati.
Ma secondo voi, sono buoni?
Io li ho provati e li ho trovati totalmente privi di carattere, per non dire di sapore. Sì, tanto bellini così rossi e bianchi, ma di che sanno? Di vuoto cosmico?
Io voto per il caro vecchio cioccolato.

foto da Annie's eats
E ora vi lascio al trailer del film, nelle sale da mercoledì 4 luglio. Nuova versione dell'inizio della storia dell'eroe mascherato, con un Peter Parker sempre "nerd" ma in un modo molto più accattivante e spiritoso rispetto alla versione di McGuire (anche se, forse, meno fedele al fumetto? Amanti della Marvel fatevi sentire e illuminateci voi, aspetto la vostra recensione), un mistero legato alla morte dei suoi genitori, tanti effetti speciali, 3D e, ovviamente, la nostra Emma.



mercoledì 20 giugno 2012

Summer bites: a smoothie and the best songs to enjoy

Ho voluto il caldo e sono stata accontentata.
Troppa grazia, Sant'Antonio, verrebbe da dire.
In ogni caso, ora fa troppo caldo non solo per scrivere, ma anche per cucinare. O per starsene buoni a vedere un film: stare immobile sul divano -di pelle- per me è un'impresa.
E' anche giusto che sia così, è estate (o quasi). E allora visto che il caldo dà alla testa, che ne dite se ci prendiamo una pausa dal cinema e ci dedichiamo alla musica
Quella da ascoltare durante una cena in terrazza, oppure distesi sul prato del parco, o ancora meglio in riva al mare, mentre il vento ci scompiglia i capelli...
Magari prima ci prepariamo un frullatino fresco.


Smoothie di fragole e banane
1 banana
120 gr di fragole
4-5 mandorle non spellate

Frullare le fragole fredde di frigo insieme alla banana e alle mandorle. Versarle in un bel bicchiere, magari passato prima in freezer. E ora via con la playlist!

Quelli che... l'estate è rock

La copertina del singolo di Bryan Adams

Summer of 69- Bryan Adams (listen)
Bryan Adams imparò a suonare la chitarra nell'estate del 1969 con la sua prima band di amichetti e ancora la ricorda come stagione migliore della sua vita. Io adoro questa canzone, mi rimanda all'adolescenza (quando, prima di cadere vittima della TTS, altrimenti nota come Take That Syndrome, ero innamorata del ribelle rocker canadese) e mi mette energia. 


File:Girls of Summer.png
Le tre bellone del video degli Aerosmith

Aerosmith - Girls of Summer (listen)
Gli Aerosmith invece cantavano le prodezze di scanzonate e ammiccanti Girls of Summer. Tre strafiche (bionda mora e mulattina) che girando per Miami (credo) facevano dispetti agli sfigati e rimorchiavano i più cool, provocavano dodicenni ammiccando durante sexy docce in spiaggia e consumavano aggratis una cena in un costoso ristorante (semplicemente scappando al momento del conto). Some girls are all about it, Some girls they love to let it fly, Some girls can't live without it, Some girls are born to make you cry Insomma, una cavolata; ma caruccia.

Kid Rock

All summer long - Kid Rock (listen)
Prendi un classico del rock del Sud degli States come Sweet Home Alabama, una manciata di belle tipe, il fiume, il battello, una festa, shakera tutto e avrai la ballata rap-rock di Kid Rock. Furbo lui, ti conquista con il giro di basso inconfondibile e la canzone non ti molla più.

Quelli che... l'estate è la stagione più dolce

Ella Fitzerald


Summertime - Ella Fitzgerald (listen)
La regina del jazz, blues e be-bop degli anni 50 interpreta la musica di George Gershwin. Io mi immagino di ascoltarla distesa su un'amaca, magari con un bel cocktail tropicale e il mare davanti. Chiedo troppo?



California gurls -Katy Perry (listen)
Orgoglio West Coast per la cantante pop forse più amata degli ultimi anni, che camminando in un mondo di caramelle zucchero filato e orsetti gommosi ci ricorda che mejo delle ragazze californiane "fine fresh fierce", non ce n'è. There must be something in the water, dici. E io la berrei volentieri se mi fa diventare come te, Katy!




In questo ricordo mi perdo - Otto Ohm (listen)
Gli Otto Ohm sono uno dei rari gruppi italiani che mi piacciono e che seguo. Fanno pochi album -solo quando hanno qualcosa da dire- e i loro testi mi conquistano sempre. In questo si parla di vecchi juke box, gelati sgocciolanti, estati che finiscono... una cartolina da un'estate degli anni novanta. Un'altra loro canzone, forse più famosa e sempre dedicata all'estate, è la carinissima Crepuscolaria.


Quelli che arriva l'estate... e si prendono male




Bananarama - Cruel Summer (listen)
All'inizio c'erano le Bananarama, poi questa canzone l'hanno rifatta anche gli Ace of Base. Ma io preferisco l'originale, sempre. La storia di una sfigata che, forse per lavoro?! non lo dice, rimane da sola in città, tra marciapiedi bollenti e aria pesante, senza amici e senza fidanzato, e non se fa una ragione. Che estate crudele!


Lana del Rey
Summertime Sadness- Lana del Rey (listen)
In Summertime Sadness Lana del Rey racconta che si tira da gara per il suo lui, si sente elettrica stasera, inguainata in un vestito rosso, e lo bacia forte prima che se ne vada. Ci tiene anche a fargli sapere che, comunque, lui è il migliore. Canzone malinconica al punto giusto, io sono di parte perché adoro quest'album. E quelle labbra lì, che finge di non essersi rifatta.. Lana, sei un genio!


Adele
Someone like you  - Adele (listen)
La canzone più triste e più bella dell'anno è proprio questa di Adele, la ragazza prodigio che ha venduto non so quanti milioni di copie vendicandosi del suo ex, o comunque diciamo elaborando il lutto della relazione naufragata dicendogli di non preoccuparsi, che troverà someone like him. Anche se i ricordi di una storia nata e cresciuta con loro in the summer haze, sono sempre con lei...

martedì 12 giugno 2012

Aspettando l'estate.. con un semifreddo banane & cioccolato

C'erano una volta i mesi di giugno assolati, quelli in cui l'aria profumava di gelsomini e tigli e i ragazzi a scuola sudavano in aule bollenti. Quando mi vestivo con t-shirt, fuseaux e Superga colorate, portavo i capelli legati in una folta coda alta (niente di paragonabile ai quattro ciuffi senza corpo di oggi) e
passavo lenti pomeriggi a contare i giorni che mi separavano dalle vacanze. Erano mesi di giugno in cui guardavo qualche partita degli Europei di calcio arrampicata sul divano, con la famiglia, magari sbocconcellando un mottarello, e i giocatori non erano tutti più giovani di me.
Faceva caldo.
Ricordo distintamente maniche corte, piedi nudi, sole, finestre aperte e brezzolina. Sì sì sì. Qualche temporale, sì, ma poi di nuovo sole e calore a scaldare le gambe.
I mesi di giugno moderni invece sono più volubili. Si arrabbiano molto, ma risplendono poco. Si concedono grandinate, persistenti nuvole di panna montata, strade pozzangherose e temperature striminzite. Venti. Ventitré gradi.
Almeno qui a Milano.
Almeno nei mesi di giugno dei miei ricordi più recenti.
E allora non mi resta che sognare l'estate, mentre la aspetto. Sperare che ingrani, che il sole torni a splendere, facendomi sudare e, soprattutto, abbronzare.
Cosa c'è di meglio quindi di qualche film estivo e di un gelatino?
Ok, non baro.
Quello che vi sto per proporre non è un vero gelato. E' un semifreddo. E' quanto di più simile al gelato possiate preparare senza una gelatiera. Quando parlo di gelato intendo però quelli vecchia maniera, cremosi e ricchi di uova. Insomma se siete alla ricerca di una ricetta per un sorbettino light o un frozen yogurt mi sa che avete sbagliato indirizzo.
Con le dosi che vi darò ho riempito quattro bicchierini e 9 stampini da muffin.


I semifreddi banana e cioccolato (questi sono preparati in stampino da muffin)

Semifreddo alla banana e cioccolato
300 grammi di pasta bomba
200 grammi di meringa italiana
200 grammi di panna montata
200 grammi di banane
70 grammi di cioccolato fondente (io Venchi)


La preparazione è un po' lunga e se non avete la planetaria potrebbe risultare un po' troppo macchinosa.
Ma se avete pazienza, il risultato compenserà le vostre fatiche. La preparazione è lunga perché, come vedete, dovrete preparare tre basi che vanno poi miscelate tra loro, a cui va infine aggiunto "il gusto" che sceglierete. Io ho optato per le banane, ma potete farlo con caffè, cioccolato, torroncino, fragole, frutti di bosco e più o meno tutto ciò che vi passa per la testa. Per un approfondimento potete leggere questo post completissimo di Pamirilla, la mia guru in fatto di pasticceria, che svela tutti i trucchi per la buona riuscita di un semifreddo e vi dà degli ottimi suggerimenti anche per le abbinate. Io mi limiterò a raccontarvi cosa ho fatto io.

Preparate la pasta bomba (o pate a bomb, in francese, molto più fine). 
Per 300 grammi vi occorrono:
125 grammi di tuorli d'uovo
50 grammi di acqua
160 grammi di zucchero

Per avere 125 gr di tuorlo ci vorranno almeno 6 uova. In un pentolino versate l'acqua e unite lo zucchero, senza mescolare. Lasciate scaldare fino a bollore e oltre: dovrete raggiungere 121 gradi, in teoria. Io il termometro non ce l'ho, mi sono regolata a sentimento. Lo so, che in pasticceria non si fa, ma potevo forse piantare lì la preparazione per colpa di un termometro? No. Una volta preparato lo sciroppo, versate a filo sui tuorli che nel frattempo avrete montato nella planetaria. Dovrete lasciare montare fino a che la pasta bomba non si sarà raffreddata. Avrà un aspetto spumoso e leggero e giallino. Versate in una terrina e tenete da parte.

Preparate la meringa italiana. Per farne 200 grammi vi occorrono: 
125 grammi di zucchero
70 grammi di albumi
40 grammi di acqua


Montate gli albumi nella planetaria e, quando avranno preso corpo, aggiungete a poco a poco 25 grammi di zucchero. Nel frattempo preparate, come per la pasta bomba, uno sciroppo con acqua e il restante zucchero. Portatelo a 121 gradi (insomma, circa :)) e poi versatelo a filo sugli albumi, continuando a montare. Proseguite finché non sarà completamente raffreddato. Tenete da parte.


Montate la panna finché non sarà ben soda.
Frullate 200 grammi di banane (sono due medie) con qualche goccia di succo di limone.
Tagliate a scaglie il cioccolato. 

Mescolate delicatamente la pasta bomba con la meringa, unite la panna montata e amalgamate sempre facendo attenzione a non smontare, piano piano e finché il composto non sarà omogeneo. Unite il frullato di banane. Ora riempite i bicchierini o gli stampini con un po' di scaglie di cioccolato, versate il semifreddo e poi completate con altre scaglie di cioccolato. 
Mettete in freezer a raffreddare e solidificare per almeno 4 ore. Una volta pronto si conserva per almeno una settimana in frigorifero.
Prima di mangiarlo lasciatelo fuori dal frezeer per qualche minuto. Poi affondate il cucchiaino e... godetevi l'estate!



...magari accompagnandola a un'avventura cinematografica estiva...

Dirty Dancing
L'estate di Baby le regalerà un'avventura romantica e tanti balli proibiti. Grande Patrick!


Almost Famous
William ha quindici anni e una sola passione: la musica. Arriva l'ingaggio dei sogni: seguire il tour estivo degli Stillwater e scrivere un reportage sulla band. 


Stand By Me
L'estate del 1959, quattro amici, un cadavere, un'avventura per diventare grandi.


Summer Wars
Anime giapponese che mescola la rappresentazione di una famiglia allargata alle prese con le ruggini personali con una guerra all'ultimo videogioco, causata da un virus informatico. Sullo sfondo di una tenuta nella campagna del Sol Levante. Amanti degli anime, fatevi sotto. 





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