"Se non hanno pane, che mangino brioche!" Questa frase, famosa quanto falsa, è stata attribuita alla regina Maria Antonietta di Francia, che avrebbe così commentato la notizia dei tumulti scaturiti tra il popolo affamato. In realtà si tratta di una leggenda metropolitana fatta circolare da alcuni detrattori della regina, tra cui lo scrittore Jean Jacques Rousseau.
Anche Sofia Coppola, nella sua personalissima versione della vita della principessa che è Marie Antoinette, ci tiene a sfatare questo mito e fa dire a Kirsten Dunst di non aver mai affermato una cosa del genere.
Una cosa, però, è sicura: il profumo fragrante e delicato di una brioche appena sfornata, è qualcosa a cui è davvero difficile resistere. E anche la sovrana francese, per sopportare la noia della vita di corte, amava coccolarsi con dolci, dolcetti e, ovviamente, brioche.
Oggi vi voglio proporre non il classico cornetto, ma una brioche con lievito di birra, una versione che ho letto da Cranberry e che mi ha subito conquistato: sono brioche intrecciate, ideali per la prima colazione. Facili facili, anche se a vederle potrebbe sembrare il contrario. Ma con le foto passo passo, non potete sbagliare! Vi lascio di seguito la sua ricetta.
Ingredienti
12, 5 gr di lievito di birra (mezzo cubetto)
500 g di farina (250 manitoba, 250 farina 00)
100 g di zucchero semolato
2 uova
125 gr di burro (io ne ho usato 90 gr)
150 ml di latte
1 pizzico di sale ( 5 g)
buccia grattugiata di limone
Per spennellare
albume d’uovo
granella di zucchero
Nella planetaria sciogliete il lievito di birra nel latte appena tiepido. Aggiungete le farine setacciate, lo zucchero e la buccia di limone grattugiata. Azionate e lasciate impastare a bassa velocità per un paio di minuti. Aggiungete poi un uovo alla volta, aspettando che il primo sia ben assorbito prima di mettere il secondo. Unire il burro a piccoli pezzi, aspettando l'assorbimento prima di aggiungerne altro. Lasciate incordare l’impasto fino a quando non si stacca dalle pareti della ciotola. Quando l’impasto è incordato toglietelo dalla ciotola, formate una palla e lasciatelo lievitare in luogo caldo per circa due ore e mezza, fin quando non raddoppia di volume. Passato il tempo di lievitazione riprendete l’impasto e su dividetelo in piccole palline da circa 70 g l’una e stendetele in rotolini. E ora, l'intreccio!
1) Prendete un'estremità del filoncino e fate un cerchio fino ad un terzo della lunghezza.
2) Attorcigliate l'altro capo intorno al cerchio, portando l'estremità destra del rotolino verso l'interno.
3) Proseguite attorcigliando la pasta attorno al buco (riuscirete a fare uno-due giri ancora).
4) Et voilà. Le briochine sono attorcigliate (alcune più, altre meno bene!). A me sono uscite circa una dozzina di brioche. Lasciatele riposare un'altra mezz'ora e al momento di infornarle spennellatele con dell'albume d'uovo.
5) Aggiungete la granella di zucchero. Io ho messo anche un po' di zucchero a velo stemperato in acqua per fare una piccola glassa.
6) Infornate a 180 gradi per circa 15-20 minuti, finché non saranno dorate in superficie. Lasciate raffreddare, se riuscite, e poi.. addentate la fragranza!
Ai cinefili all'ascolto, ovviamente consiglio di recuperare la versione coppoliana della storia di Maria Antonietta. E' piena zeppa di errori storici, distorsioni di personaggi reali, tocchi di colori improbabili... ma è davvero una festa per gli occhi, con vestiti da favola, scarpette gioiello, pettinature a impalcatura e sullo sfondo la -oggettivamente meravigliosa- reggia di Versailles. Ed è anche una gioia per le orecchie, con una colonna sonora rock da urlo, totalmente fuori contesto ma proprio per questo modernissima e perfetta. E poi ci mostra il lato umano di Marie Antoinette, raccontandocela non come una regina supponente e snob, ma semplicemente come una fragile, malinconica, un po' ingenua, semplice, ragazza.