giovedì 9 luglio 2015
Terminator Genisys: Schwarzy is back, portate i pop corn!
Schwarzy is back. Ci ha tenuto a dirlo lui stesso qualche tempo fa agli ignari visitatori del museo delle cere. Con Terminator: Genisys torna a fare quello che gli riesce meglio, ovvero la macchina da guerra, anche se gli anni passano anche per lui e per far fronte a un reboot che poggia fortemente sul suo viso e il suo possente fisico, non gli resta che giocare la carta dell'autoironia. Com'è questo quinto capitolo della saga cyborg, realizzato a 31 anni di distanza dal primo indimenticabile capitolo ideato dal regista James Cameron e in uscita proprio oggi 9 luglio nelle sale italiane? Le vostre #Cinefoodies, ovvero io e Elena di Calde Delizie, sono andate in avanscoperta per raccontarvelo.
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mercoledì 1 luglio 2015
Ben Affleck e Jennifer Garner divorziano. E' tutto perduto.
Ben Affleck e Jennifer Garner divorziano |
Ci avevate illuso con foto della famiglia Affleck tutta insieme, con il discorso di ringraziamento di Ben Affleck dopo l'Oscar per Argo, con quell'aria "Hey, siamo belli, affiatati e felici!!!
E invece mollate il colpo pure voi?
Dopo il conscious uncoupling di Gwyneth Paltrow e Chris Martin, questo è uno dei più duri colpi che Hollywood potesse dare alla mia fiducia nel VERO AMORE (in questo momento della mia vita già piuttosto scarsa).
E' un po' come quando scopri che Babbo Natale non esiste. Non è che ne fossi convinta fino in fondo, che quel ciccione potesse passare dai camini e intrufolarsi nelle case di tuuuuutti i bambini di tuuuutto il mondo in una sola notte, depositando in silenzio i regali perfetti per ciascuno. Ma quando i tuoi genitori ti confessano che sì, effettivamente sono stati proprio loro ad acquistare Barbie Luce di Stelle e l'hanno impacchettata e tenuta sul fondo dell'armadio di camera loro per un mese prima di ficcarla sotto l'albero la notte di Natale, beh, ci rimani comunque di merda.
domenica 28 giugno 2015
Predestination... predestinati a cosa?
La locandina di Predestination con Ethan Hawke |
"Chiunque ti dica di sapere di cosa Predestination parli... sta mentendo", ha dichiarato Ethan Hawke, protagonista della pellicola, a proposito di questo film. E come dargli torto?
Purtroppo, almeno per quanto mi riguarda, questo senso di spaesamento e incertezza non si accompagna all'ammirazione e allo stupore che ti prendono quando un film si chiude con un colpo di scena impensato o una svolta nell'intreccio che ti lascia sgomento e incredulo per la maestria con cui regista e sceneggiatori hanno incastrato tutti i pezzi.
Qui si tratta piuttosto di una domanda che ti poni all'inizio e continui a porti durante tutte le due ore buone della pellicola, ovvero... perché?
Perché infilarsi nella trasposizione cinematografica di un racconto fantascientifico concepito nel 1958, Tutti voi zombi di Robert Anson Heinlein, la cui tematica sono i paradossi dei viaggi temporali?
I viaggi temporali, si sa, sono materia molto tricky e possono condurre molto facilmente alla boiata. Basta un dettaglio fuori posto e sei fregato. Ricordiamo qualche film in cui erano presenti. Ben riusciti: Donnie Darko, L'esercito delle 12 scimmie. Così così: La casa sul lago del tempo, Looper. Boiata: Deja Vu.
Beh.. in Predestination il viaggio nel tempo è lo strumento affidato a degli agenti del futuro (però siamo nel 1995, quello che era futuro nel racconto del 1958 per noi è già un passato lontano 20 anni... perché mantenere questo ulteriore paradosso? Una scelta per me incomprensibile), per sventare i crimini.
Uno si aspetterebbe quindi un thriller veloce, con inseguimenti mozzafiato, sequenze d'azione, improvvisi pericoli e agguati. Ma no. Predestination esce dal genere (e qui vedo l'ambizione di un progetto che probabilmente puntava alto, forse troppo) e si concentra sul racconto della vita di Jane. Non sappiamo chi sia questa, di cui ci dobbiamo sorbire i dettagli di un'infanzia assurda e sfigata, sappiamo solo che dev'essere importante, perché un'ora di film è tutta su di lei/lui. E sì, perché per non farci mancare niente, Jane (Sarah Snook) nasce donna (e orfana) ma - per vicissitudini che non sto qui a spiegare per evitare spoiler - nel corso della vita si trova a dover assumere una nuova identità sessuale maschile.
Qui l'agente temporale interpretato da Ethan Hawke è alla sua ultima missione: deve riuscire a trovare Feezle Bomber, un pazzo che nel 1975 ha devastato la città di New York con una detonazione senza precedenti, uccidendo migliaia di persone, e che finora gli è sempre sfuggito.
Ethan, sei sempre un figo, ma sto film -diciamolo- è un pasticciaccio brutto |
Uno si aspetterebbe quindi un thriller veloce, con inseguimenti mozzafiato, sequenze d'azione, improvvisi pericoli e agguati. Ma no. Predestination esce dal genere (e qui vedo l'ambizione di un progetto che probabilmente puntava alto, forse troppo) e si concentra sul racconto della vita di Jane. Non sappiamo chi sia questa, di cui ci dobbiamo sorbire i dettagli di un'infanzia assurda e sfigata, sappiamo solo che dev'essere importante, perché un'ora di film è tutta su di lei/lui. E sì, perché per non farci mancare niente, Jane (Sarah Snook) nasce donna (e orfana) ma - per vicissitudini che non sto qui a spiegare per evitare spoiler - nel corso della vita si trova a dover assumere una nuova identità sessuale maschile.
giovedì 25 giugno 2015
Kingsman: 007 si nasconde a Savile Row
Non è certo l'originalità il pregio di Kingsman - The Secret Service, ultimo film di Mattew Vaughn: ma in qualche modo questo mix pop tra spy story, action fumettosa (da un fumetto Marv è tratto) e storia di iniziazione riesce a intrattenere in modo piacevole per un paio d'ore, meritandosi un giudizio positivo. Il film pesca a piene mani dalla tradizione di James Bond (quello a là Goldfinger), mescolandola allo stile comic delle precedenti creature del regista, ovvero Kick Ass e X-Men - L'inizio. Ci si chiede fino a che punto Vaughn desideri solo che ci divertiamo e prendiamo tutto come un gioco o quanto voglia che, almeno un po', crediamo in questa parabola di rivincita e temiamo per le sorti del nostro beniamino Eggsy. Lo stile scanzonato e irriverente che pervade il film si inceppa infatti a tratti su sequenze inaspettatamente drammatiche, salvo poi riportarci presto in una dimensione talmente ridicola e surreale da farci ridere di noi stessi per aver anche solo dubitato.
martedì 23 giugno 2015
Testament of Youth. Di poesia, guerra, amore e scones alla marmellata di fragole
Scones all'inglese per Testament of Youth |
Testament of Youth racconta la Grande Guerra attraverso gli occhi, il cuore e i sentimenti della britannica Vera Brittain, che all'epoca dello scoppio del conflitto aveva solo 20 anni e che in seguito divenne una celebre scrittrice pubblicando le memorie di quegli anni dolorosi. Il film mi è piaciuto perché è in grado di muoversi su più livelli e non si riduce al semplice racconto di un amore romantico rovinato dalla guerra. Testament of Youth racconta innanzitutto di una giovane donna alla ricerca dell'affermazione personale attraverso lo studio (Vera vuole a tutti i costi frequentare Oxford e convince suo padre a lasciarle sostenere l'esame di ammissione). Racconta poi...
martedì 16 giugno 2015
Game of Thrones - Finale Quinta stagione
Jon Snow con la sua tipica espressione sveglia |
Chi mi segue su Facebook e Twitter lo sa, che non mi perdo una puntata di Game of Thrones o Trono di Spade che dir si voglia, anche se non ne ho mai parlato qui. Beh dopo la finale della quinta serie, Mother's mercy, eccomi qui a parlarne.
Coerentemente con la teoria delle cinque fasi dell'elaborazione del lutto, io mi trovo alla prima, ovvero in piena negazione, dopo aver assistito ai Nights Watch che pugnalano ripetutamente Jon Snow, il loro Lord Commander, reo di aver sacrificato le vite dei guardiani della notte per quattro stronzi di barbari sanguinari che non meritano nulla (al contrario dell'ammasso di reietti dei Nights Watch, generalmente sulla barriera per sfuggire a un'esecuzione o per non morire di fame... quando si dice la vocazione). A dare il colpo di grazia a Jon è Olly, tu quoque Olly, faccia da schiaffi che a suo tempo aveva proprio salvato Jon scoccando una freccia nel cuore di Ygritte, ma che ora non poteva perdonare al suo Lord questa svolta pro-wildlings.
sabato 13 giugno 2015
Cooking Movies al #TemporaryStar di corso Garibaldi a Milano
Siete a Milano oggi? Allora non potete mancare: alle 17:30 sarò al temporary store di STAR, in corso Garibaldi 65 per un laboratorio targato Cooking Movies.
Che cosa faremo? Giocheremo con il cinema rispondendo a un quiz su alcuni spezzoni di film che vedremo insieme e chiacchiereremo di film e di cibo insieme all'attore Enrico Lo Verso (protagonista di film come La scorta, Farinelli voce regina, Il ladro di bambini, Milano Palermo il ritorno, Lamerica).
Chi partecipa riceverà un omaggio targato Star.
Venite a trovarmi!
C'è ancora qualche posto quindi fatevi sotto: per partecipare mandate una mail a contact@thegbfoods.com con oggetto #TemporaryStar
Qui trovate inoltre il programma completo degli appuntamenti del temporary, che in occasione di #Expo rimarrà aperto per tutto giugno: https://www.star.it/notizia/temporary-star/
venerdì 5 giugno 2015
Teneramente folle: crepes alle fragole di papà
Il cinema americano negli ultimi anni ha scoperto Mark Ruffalo e ce lo propina un po' in tutte le salse, come lottatore in Foxcatcher, nei panni di un ristoratore ex donatore di sperma ne I ragazzi stanno bene, produttore musicale fallito in Begin Again, supereroe (Hulk) per gli Avengers. In Teneramente folle, film indipendente della regista Maya Forbes presentato al Sundance festival e in uscita in Italia il 18 giugno, lo vediamo nelle vesti di un papà esuberante che soffre di disturbo bipolare, con due figlie a cui badare e risultati altalenanti (il titolo originale del film è Infinitely Polar Bear e prende spunto dalla storpiatura che la più piccola delle sorelle fa parlando della malattia mentale del padre).
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Ubicazione:
Southern Europe
domenica 24 maggio 2015
68esimo Festival di Cannes: Dheepan di Jacques Audiard vince la Palma d'Oro
Meno male che Nanni li aveva incantati, i giurati di Cannes. No dico, per fortuna che Mia madre era il capolavoro, che Il racconto dei racconti era un'opera originale con un je ne sais quoi irresistibile e che Sorrentino is back e Youth è pura poesia, anzi no è una noia mortale, anzi no è genio. Va beh.
Non ci siamo portati a casa gnente di gnente, al Festival di Cannes 2015, che a detta dei critici cinematografici veri era pure un'edizione "facile".
Chi ha vinto allora?
Ha trionfato un francese, manco a farlo apposta: c'è da dire che è Jaques Audiard che è oggettivamente un mostro di bravura e quindi immagino che il suo Dheepan sarà un film (triste ma) bellissimo. Andrò a vederlo il prima possibile.
Come migliori attori, la Palma d'oro alla miglior attrice va ex aequo a Rooney Mara e Emmanuelle Bercot, mentre tra gli interpreti maschili vince Vincent Lindon.
Ecco tutti i premi attribuiti dalla Giuria presieduta da Ethan e Joel Coen al 68esimo Festival Internazionale del Film di Cannes.
lunedì 18 maggio 2015
68esimo Festival di Cannes: i film e i red carpet da non perdere
Naomi Watts in Elie Saab sul red carpet e con i figli nel backstage |
giovedì 14 maggio 2015
Cake. Ricominciare da una torta
Cosa succede quando l'unica cosa che ti resta è il dolore? Ci puoi sguazzare dentro, arrabbiarti, diventare cinico e aggressivo. Oppure inventarti un modo per andare avanti e magari ritrovare la voglia di far felice qualcun altro con una torta.
Jennifer Aniston, accantonate almeno per un attimo le rom com, è la protagonista di Cake, in cui interpreta Claire, una sopravvissuta, incattivita e sopraffatta dal dolore e con una tendenza all'umorismo nero.
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