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Piazza Navona, Largo dei Librari, Piazza di Spagna, vista su Colosseo e Fori |
A
Roma il cielo è azzurro, il sole ti scalda le gambe e ti accarezza la testa con il suo tepore anche il primo di novembre. La
luce colpisce i palazzi e li vena di giallo, oro e rosa a seconda dell'ora del giorno. La
maestosa bellezza della storia respira intorno a te, in un enorme museo a cielo aperto, facendoti sentire piccola piccola e al tempo stesso parte di qualcosa di più grande.
Pini marittimi, palme e cipressi ricamano la città e i suoi panorami. La vista dal giardino degli aranci sull'Aventino ti può ridare la felicità. Il cibo è carico, unto, saporito e inesorabilmente buono. La gente non corre e ha un senso della moda piuttosto relativo. I gesti sono plateali, l'ironia è un'arma a cui attingere a man bassa per commenti pungenti o adulatori, sarcastici, a volte impiccioni, ma sicuramente divertenti.
Roma è sempre meravigliosa, nonostante gli scandali, nonostante la monnezza, nonostante il traffico e gli autobus che passano ogni 25 minuti senza una logica. E se è così facile, inesorabile e viscerale amarla, perché si fa così fatica a trovare il modo per farle del bene?